Quanta tecnologia si può portare a casa, oggigiorno, spendendo meno di 200 euro? In apparenza ben poca, eppure l’AuPad di Chuwi ci ha davvero sorpreso, riuscendo a offrire un tablet completo a un prezzo davvero contenuto: 199 euro, peraltro scesi a 159 per via di un’offerta legata al lancio del device.

Alla scoperta dell’AuPad
Rispetto ad altri dispositivi recenti di Chuwi, Come l’Hi10 Max o l’Hi10 X1, che si configuravano come device 2-in-1, pensati per lo studio o per il lavoro, l’AuPad si configura come un tablet decisamente più classico, indirizzato a una platea che ne faccia un uso assai più blando.

Si tratta insomma del device perfetto per chi cerca un tablet da sfogliare pigramente dal divano o dal letto, per la navigazione Internet o per qualche video su YouTube.

La certificazione del supporto della tecnologia Google Widevine L1 consente di visionare contenuti in alta definizione anche se le ridotte dimensioni del device sono un po’ il collo di bottiglia, vista la risoluzione del pannello IPS da 10.95 pollici, con rapporto 16:10, pari a 1920×1200. Siamo insomma parecchio lontani dai 2880×1920 dell’Hi10 Max (che però costa nettamente di più: 419 euro).

Per questo, insomma, l’ultimo nato in casa Chuwi è sicuramente un ottimo dispositivo per vedere video su YouTube, ma non quello ideale per passare le proprie serate davanti a un film in streaming, specie se tenete particolarmente alla definizione delle immagini.

Particolarmente squillanti, e non era scontato, i quattro altoparlanti: la regolazione del sonoro non è troppo raffinata, passando da un livello un po’ troppo basso a uno eccessivamente alto che distorce il volume, ma per essere un dispositivo tanto economico è già notevole il livello raggiunto, anche se ovviamente non è in grado di fare i bassi particolarmente corposi e caldi.

Sfiorando il mezzo chilo, non è dei tablet più leggeri in circolazione ma in compenso le dimensioni (257.3 × 168.9 × 8 mm) lo rendono piuttosto compatto e comodo da portare in giro. Sta praticamente ovunque: negli zaini, nelle valigette di lavoro o nelle borse femminili. La scocca presenta l’ingresso per una Nano SIM e una microSD (o per due Nano SIM), quello per il jack delle cuffie e una USB 2.0 di tipo C.

Si segnala che il caricabatterie incluso è da 10 W e il dispositivo non supporta la ricarica rapida che vuol dire che per ricaricare la batteria da 7000 mAh bisogna tenerlo un paio d’ore circa attaccato alla corrente. Forse è questo il reale limite del pacchetto, dato che non siamo più abituati a tempi d’attesa tanto lunghi. Sotto la scocca pulsano un processore Qualcomm Snapdragon 685 e una GPU Adreno 610 coadiuvati da 8GB di LPDDR34.

Quanto alla ROM, il taglio scelto è di 128 giga UFS 2.2. Lato contenutistico, termina l’offerta un pacchetto obbiettivi che ricomprende una fotocamera posteriore da 13MP piuttosto valida almeno in condizioni di luce ottimali (la modalità “Foto Pro” tende comunque ad aggiustare con l’AI la qualità dell’immagine) e una frontale da 5MP da usare solo in emergenza, comunque valida per qualche chiamata ad amici e parenti ed eventualmente per imbastire una call di lavoro in esterna. Nella confezione anche una cover in silicone, quella sì davvero economica e sprovvista anche di leggio, ma comunque utile per fornire una minima protezione in caso di urti.

Per chi è più adatto?
Come si diceva, l’AuPad conferma l’indubbia capacità di Chuwi di presentare prodotti dall’ottimo rapporto qualità prezzo: spendendo 199 euro (ma le promozioni sono solitamente numerose, perciò possiamo fissarlo a 159 euro) si ha un ottimo tablet, specie per coloro che intendono portarsi a casa un dispositivo adatto alla navigazione Internet, così da avere per le mani uno schermo maggiore rispetto a quello dello smartphone.

L’AuPad può essere anche un eccellente device per tutti i bimbi che si avvicinano alla tecnologia e hanno la necessità di un dispositivo per la scuola e lo studio. I limiti tecnici della macchina impediranno loro di installare giochi eccessivamente esosi, ma riescono a gestire più che bene quelli più basilari, che sono anche i più diffusi nel mercato delle app.

Nelle nostre prove con mano non abbiamo notato grandi rallentamenti anche aprendo più software contemporaneamente. E la presenza di Android 14 permette di installarci tutte le applicazioni alle quali siamo maggiormente affezionati. Insomma, un dispositivo che sorprende: è certamente entry level ma riesce a farcelo dimenticare in più di una occasione.