Il nuovo sistema sviluppato da Fujitsu si apre a canali diversi: sarà l’utente a decidere su quale mezzo (smartphone, social, telefono, app) ricevere la notifica dell’emergenza.
Un accordo da 4,6 milioni di sterline quello tra Fujitsu e l’Agenzia di protezione ambientale in UK. Il contratto è una conferma per la multinazionale giapponese che dal 2004 sviluppa sistemi innovativi per salvare milioni di proprietà (e vite) dal rischio di inondazioni. Il digitale al centro del nuovo progetto con notifiche via smartphone e social media.
20 milioni di messaggi
È nel 2004 che è nato il primo accordo tra l’azienda dell’information technology con l’Agenzia di protezione inglese e l’organizzazione per la difesa delle risorse ambientali del Galles (Natural Resource Wales). Si tratta di un sistema di allarme via telefono che ha aiutato milioni di proprietà negli anni a essere pre-allertate del rischio inondazioni, a prepararsi nel modo migliore per ridurre i danni ambientali e umani, e a trovare supporto veloce dai servizi di emergenza.
40% dei risparmi nelle catastrofi ambientali
Il nuovo sistema sviluppato da Fujitsu supera quello precedente e si apre a canali diversi: sarà l’utente a decidere su quale mezzo (smartphone, social, telefono, app) ricevere la notifica dell’emergenza. Basterà scaricare un’app che fornisce avvertimenti in tempo reale per restare sempre aggiornati sulla situazione e potersi muovere in anticipo.
L’Agenzia di protezione ambientale stima che ci sarà una riduzione dei costi per il governo per le catastrofi di questa natura di circa il 40%.
Milioni di proprietà e vite salvate
Questo il bilancio del primo sistema negli anni e si spera che l’ingresso del digitale possa portare questo numero ad allargarsi alle altre milioni di persone che abitano in zone sottoposte a frequenti casi di inondazioni. Solo in Galles ci sono 208mila proprietà a rischio perché collocate in prossimità di fiumi e 163mila che si trovano poco sopra il livello delle acque. Mentre in tutta la Gran Bretagna sono 5 milioni le persone a rischio in 3 milioni di poprietà: «I servizi di allert come questo possono salvare vite e cerchiamo costantemente modi per migliorarli ed espanderli» spiega Craig Woolhouse, responsabile dell’Agenzia di protezione.
Giancarlo Donadio