Un po’ a sorpresa Honor ci ha recapitato un paio di settimane fa il suo ultimo smartphone che si caratterizza per un prezzo a dir poco concorrenziale. E sempre a sorpresa l’Honor 400 Lite è arrivato nelle ultime ore nei negozi, senza grossi annunci ma con un grande asso nella propria manica.
Disponibile in tre colorazioni (Marrs Green, Velvet Black e Velvet Grey) viene infatti proposto a 299,90 euro che passando dallo store ufficiale salgono di 1,90 euro includendo la ricarica ad alta velocità (fino a 66W, opzione caldamente consigliata), dispositivo che al costo di un caffè viene di fatto regalato, e scendono a 284,91 con un buono sconto predisposto per la finestra di lancio. Forse tutti questi numeri vi avranno confusi: lo capiamo, ma l’importante è sapere che il prezzo è un affare, con ogni probabilità l’aspetto migliore del device. Ma di preciso cosa offre l’Honor 400 Lite?

Accendiamo l’Honor 400 Lite
Complici i colori, il 400 Lite è davvero giovanile e dall’aspetto frizzante. Soprattutto è compatto e leggero: 171 grammi di peso per 161mm di altezza, 74.6mm di larghezza e 7.3mm di spessore. Il device è certificato IP64. Esaminandone la scocca salta all’occhio tutto il contenuto hardware: due microfoni, lo speaker principale, un carrellino per due SIM ma (non può emergere ictu oculi ma ve lo diciamo noi: c’è il supporto eSIM ed è una ottima sorpresa, data la fascia di prezzo), l’ingresso type-c 2.0 per la ricarica veloce, i tasti di accensione che si accompagnano al curioso “Camera Button”.

Cos’è? Con un “tap” si apre la fotocamera come se si tenesse in mano dunque una macchina fotografica: a quel punto un’altra pressione servirà a scattare una foto. La registrazione è vincolata alla pressione continuata del tasto mentre scorrendo il dito sul pulsante è possibile zoomare come se fosse una rotellina.
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Premendo il tasto a fotocamera chiusa si richiamerà l’opzione Google Lens di Mountain View che di fatto permette all’intelligenza di bordo di vedere il mondo che la circonda, aiutandoci per esempio a tradurre cartelli scritti in lingue straniere. Fa davvero piacere avere tanta tecnologia facilmente richiamabile su di un device entry level. Sotto la scocca dell’Honor 400 è possibile avere 8GB di RAM LPDDR4X oppure 12 GB da accompagnare al taglio da 256GB di storage UFS 2.2. A dar vita a tutto è l’octa core MediaTek Dimensity 7025 Elite. Vista la fascia di prezzo, era difficile aspettarsi di più.

Davvero di buon livello il pannello AMOLED da 6.7″ dalla risoluzione da 2412 x 1080 pixel, PWM Dimming a 3840Hzdal e refresh rate a 120 Hz con un rapporto schermo-corpo del 93.7%: come si vede (speriamo) dalle foto le cornici sono ridotte al minimo. Fuori di casa difficilmente tocca i 3500 Nit di picco garantiti dal costruttore: non è infatti dei più retroilluminati in circolazione, ma raggiungendo soglie sui 1200 Nit permette l’utilizzo anche al sole.

Un’altra piccola sorpresa arriva dal comparto fotografico dalla fotocamera principale da 108 megapixel, basata sul sensore Isocell HM6 con dimensioni 1/1.67″. L’apertura focale è f/1.8 con una seconda fotocamera da 5 megapixel dall’apertura focale f/2.2 che funge da ultragrandangolare. Vista la risoluzione, meglio affidarsi al più all’obiettivo frontale che permette di fatto una qualità tre volte più alta essendo da 16MP.
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Buono il taglio della batteria: 5.230 mAh con la ricarica rapida supportata anche se – prevedibilmente – non è disponibile quella wireless. Insomma, l’Honor 400 Lite è uno smartphone molto furbo, pensato per una platea che non vuole spendere molto in cellulari ma ama comunque giochicchiare con la tecnologia di bordo.
E a bordo c’è proprio tutto l’occorrente e talvolta anche qualche sorpresina in più. Il processore non sarà una scheggia ma l’AMOLED invece sorprende, anche coi videogiochi mediamente esosi; l’impianto delle fotocamere sa stupire, pure nottetempo e il pulsante fisico per le foto è una raffinatezza che sa di modello di fascia superiore, specie quando chiama in causa l’AI di Google. Ci sono diversi compromessi, certo, era innegabile, ma più che testimoniare delle mancanze provano l’intelligenza dell’Honor 400 Lite che ha saputo rinunciare su aspetti sacrificabili e puntare su quelli più adatti a divertirsi tenendolo in mano.