TCL gli schermi li sa fare davvero bene. E con questo nuovo tablet si è prefissata di migliorare ancora il proprio vivaio di tablet con pannelli anti-affaticamento oculare che, se seguite le nostre recensioni ormai dovreste saperlo, pare essere un cruccio per moltissimi produttori alla ricerca del device che sembri un eBook reader ma abbia comunque le potenzialità degli LCD tradizionali. Vediamo allora di capire le caratteristiche di questo nuovo tablet, il TCL NXTPAPER 11 Plus.

TCL NXTPAPER 11 Plus, come leggere su carta?
Se irritualmente, pistola alla testa, fossimo costretti a dare qui e ora risposta al quesito che titola questa recensione, spoilerandovi cosa pensiamo del device, castrando il tempo di permanenza in pagina del lettore e facendo infuriare il nostro editore, diremmo di no. Nonostante gli sforzi il produttore cinese non ha ancora trovato l’anello di congiunzione tra l’e-reader e il tablet tradizionale. Ci si era avvicinato probabilmente di più il rivale XPPen col recente col Magic Note Pad che ha un pannello ugualmente valido, le medesime tre modalità di visualizzazione (standard, bianco e nero o carta colori) ma sotto la scocca ruggisce un hardware decisamente più sprintoso.

C’è però un “tuttavia” non indifferente che sta per arrivare: tuttavia… il device griffato XPPen costa assai di più: 439,99 contro i 214 euro da sborsare per questo TCL NXTPAPER 11 Plus. Il prezzo è uno dei grandi punti di forza del dispositivo: spendendo poco di più (279,99) è possibile portarsi a casa pure una custodia di qualità e una stylus per provare così, anche col tatto, l’effetto carta del pannello (che in realtà non ricorda affatto la carta, dato che la superficie è sempre oleosa). Peraltro, si segnala che la pennina, per fungere, ha bisogno di una pila AAAA.

Il pannello da 11,5 pollici, si diceva, è il punto di forza di un dispositivo che su Amazon si trova investendo due banconote da cento euro e poco più: ha infatti una risoluzione 2.2 K che, nonostante debba sempre fare i conti con la superficie nano-incisa antiriflesso, con la luminosità al massimo o giochicchiando a fondo con le impostazioni, può comunque assicurare immagini nitide e colori vividi.
Mai, s’intende, come quelle dei pannelli tradizionali. Ma questa è una caratteristica tipica dei device che applicano la pellicola che opacizza lo schermo. In compenso, pur simulando gli eReader, non crediate di poterlo usare al sole o comunque all’esterno, avendo appena una luminosità di massima da 550 Nits.

Buono il refresh di 120 Hz, così come è potente l’audio, sebbene non avvolgente come dispositivi di fascia maggiore (ma comunque è sorprendente, ancora una volta, per il prezzo). Caratteristiche che non ne fanno un hardware per il gaming. Dove il TCL NXTPAPER 11 Plus espone il fianco alle critiche, infatti, è nel processore, un MediaTek Helio G99 che tossisce a più riprese quando bisogna fare più di un’operazione e si tengono diverse app in background. Ci è persino capitato qualche crash momentaneo con le app di Google (Chrome, che sappiamo incidere parecchio sulla memoria e Gmail). Questo senza aver installato alcun software sull’Android 15.

La sensazione è che TCL abbia voluto approntare un device per anziani o per bambini: la missione principe è, insomma, proteggere la vista, tutto il resto (prestazioni e capacità del device di stare dietro a banali esigenze lavorative) viene dopo, coi suoi tempi. Niente di irreparabile, sia chiaro, ma qualche istante di latenza si avverte spesso e va dilatandosi durante gli aggiornamenti.
Ci sono le immancabili feature AI ma quello che ci preme davvero sottolineare nel concludere la recensione del TCL NXTPAPER 11 Plus, sempre parlando di rapporto qualità – prezzo è il taglio della batteria scelto: 8.000 mAh con ricarica rapida da 33 W. Notevole, appunto, per un device che “nudo” può essere acquistato con 214 euro. Peccato invece che, sul fronte connettività, manchi lo slot per la SIM.

Insomma, il TCL NXTPAPER 11 Plus ha un prezzo a dir poco concorrenziale specie se si considera che in quell’offerta il costruttore asiatico è riuscito a infilarci parecchie cose positive (qualità dello schermo, potenza degli altoparlanti, tre modalità video per simulare gli eReader, qualche feature AI, una batteria capiente e peso e dimensioni molto contenute), a patto però di accettare il compromesso di un processore che non sarà mai una scheggia. Per questo il tablet può andar bene soprattutto per lo svago, la lettura o lo studio (per i più piccoli) mentre non sarebbe la scelta migliore come strumento universitario o lavorativo.