In Turchia, Paese leader quando si parla di droni, l’azienda Solid Aero ha sviluppato un nuovo modello di drone pensato sia per ricognizione e operazioni di pattugliamento aereo sia per attacchi militari con bombe, specie contro obiettivi come infrastrutture e porti. Si chiama Talay ed è un UAV la cui particolarità risiede nella capacità di volare a bassissima quota, raggiungendo i 200 km/h.
Quali sono le caratteristiche del drone da guerra Talay
Come si vede nel video ufficiale che mostra il drone Talay in uno dei suoi test, il mezzo è di dimensioni ridotte. Può trasportare fino a 30 kg di materiale. Solid Aero specifica che l’UAV può essere utile per trasportare sensori così come bombe. Il suo terreno operativo è il mare.
Come si spiega sul sito ufficiale, Talay può attaccare una nave nemica in mare aperto, sia in modalità frontale sia dall’alto; oppure prendere di mira un porto o un’infrastruttura strategica. Date le ridotte dimensioni del drone, la differenza viene determinata dalla quantità: in sciami, mezzi simili possono infliggere danni importanti.
Ha un’apertura alare di circa 3 metri e grazie al principio del Wing‑in‑Ground Effect (WIG) può planare fino a 30 centimetri sopra il mare. L’obiettivo della società turca è quello di fornire agli eserciti un mezzo capace di sfuggire ai radar nemici. Talay è stato presentato al SAHA Expo 2024 e la stampa di settore lo ha definito un drone kamikaze. Dovrebbe essere prodotto a partire dall’autunno 2026 e impiegato anzitutto nella Marina turca dal 2027.
Come anticipato, il fatto che Talay sia frutto della tecnologia turca non deve sorprendere dal momento che il Paese – che vanta tra gli eserciti più potenti al mondo – guida l’innovazione nella drone economy. Leonardo, colosso italiano della difesa, ha firmato alcuni mesi fa una joint venture con Baykar, player turco leader nel settore.