«Per gli ucraini, i droni hanno un significato molto diverso. Per noi, i droni sono sinonimo di difesa. Negli ultimi anni, gli UAV (Unmanned aerial vehicle, ndr) hanno cambiato le carte in tavola in guerra e ora si stanno facendo strada nella vita civile. Solo cinque anni fa, i droni erano per lo più associati ai video dei matrimoni». Con un post su LinkedIn il ministro ucraino della Trasformazione Digitale Mykhailo Fedorov ha pubblicato il video di un concept di drone che lo ha particolarmente colpito al CES 2025, appena conclusosi a Las Vegas. Stiamo parlando del HAGAMOSphere.
Il drone “palla” che piace all’Ucraina
Come per molte altre innovazioni sfilate al CES, bisogna considerare che device, prodotti e dispositivi esposti sono a volte concept che non raggiungeranno mai il mercato. Per quanto riguarda però il drone in questione, il ministro Fedorov sottolinea l’importanza crescente di questi strumenti, fino a qualche anno fa confinati agli hobby o al mestiere dei videomaker.
«Sebbene il CES non abbia ancora una categoria dedicata ai droni, c’è un vincitore di spicco: un drone sferico di sviluppatori giapponesi», ha commentato il ministro ucraino Fedorov su LinkedIn riferendosi ad HAGAMOSphere. A realizzare il concept è stato DIC, uno dei principali produttori giapponesi di chimica fine. Il dispositivo non è ancora sul mercato, ma dai filmati messi a disposizione si capisce che questo drone sferico è pensato sia per volare sia per rotolare in vari ambienti, attraverso il controllo da remoto.
A quasi tre anni dall’avvio dell’invasione russa dell’Ucraina la situazione per Kiev resta complicata. Con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca le sorti per il Paese sono incerte. Dal 2022 è intanto emersa non soltanto la forza della resistenza russa, supportata dal sostegno militare americano. Va evidenziata la centralità di determinate tecnologie, compresi i droni, nell’arsenale di Kiev. Il ministro Fedorov è stato tra l’altro la figura che, nei primi giorni della guerra, aveva scritto a Elon Musk per farsi spedire le parabole Starlink e consentire così all’esercito di mantenere stabili le comunicazioni.