Un giudice ha per il momento bloccato i piani di Elon Musk, rigettando la mozione per un’ingiunzione presentata dal Ceo di Tesla con l’obiettivo di bloccare la transizione di OpenAI da società non profit a società for profit. La notizia è arrivata alcune settimane dopo un altro fallito tentativo da parte dell’uomo più ricco del mondo, ovvero quello di acquisire l’azienda di Sam Altman per quasi 100 miliardi di dollari. Anche in quel caso il tentativo mirava a indebolire un competitor di xAI.
Come si legge su TechCrunch il giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti Yvonne Gonzalez Rogers non ha ritenuto sufficienti le prove di Elon Musk, da sempre ostile alla trasformazione attuata da OpenAI, realtà fondata dieci anni fa come laboratorio sull’Intelligenza artificiale. D’altra parte lo stesso giudice ha detto che la corte è disposta a tenere un processo accelerato per verificare l’accusa sulla transizione illegale di OpenAI a for profit.

Qual è la storia tra Elon Musk e OpenAI
Elon Musk è stato uno dei fondatori di OpenAI. Allontanatosene in polemica prima dello scoppio della pandemia, nel corso degli anni si è esposto pubblicamente in merito ai rischi dello strapotere dell’Intelligenza artificiale. Dopo essere diventato il paladino delle destre e del movimento anti woke ha continuato ad attaccare ChatGPT perché, a suo dire, imbrigliata in pregiudizi da politicamente corretto. Per questo ha lanciato xAI e Grok, un competitor del prodotto di Sam Altman: l’azienda nel 2024 ha raccolto 12 miliardi di dollari.
Le polemiche ai vertici di OpenAI non riguardano soltanto i rapporti tesi tra Altman e il suo ex cofounder. Sono diversi gli ex dipendenti – come Mira Murati – che hanno lasciato l’azienda e che hanno deciso o di salire a bordo di altri progetti o di lanciare la propria startup di Intelligenza artificiale.