Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.

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Le ambizioni di Lovable
L’Europa è stata generalmente vista come in ritardo rispetto a Stati Uniti e Cina nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa. Il ritardo si sente soprattutto per quanto riguarda i modelli fondamentali su cui si basano chatbot come ChatGPT e Gemini. Tuttavia, Lovable fa parte di una nuova generazione di startup europee di AI, concentrate soprattutto su applicazioni e servizi rivolti alle aziende. Società europee come Mistral, Synthesia, DeepL, così come il gruppo di tecnologia per la difesa Helsing, stanno ora raccogliendo fondi con valutazioni da miliardi di dollari. Lovable si appresta ad attrarre oltre 150 milioni di dollari in un nuovo round di finanziamento, a meno di sei mesi dal precedente. Tra le applicazioni, gli assistenti alla programmazione potrebbero diventare appannaggio europeo? Lovable è stata fondata a Stoccolma nel 2023 e ha lanciato il suo prodotto di AI per la programmazione alla fine dello stesso anno, permettendo a persone senza alcuna competenza tecnica di creare app e siti web perfettamente funzionanti. Il suo strumento di programmazione si basa sui risultati di vari modelli di Intelligenza artificiale, tra cui quelli di OpenAI, Anthropic e Google. Lovable adatta poi il codice generato per creare il tipo di app desiderato dall’utente. Anche i grandi colossi come Microsoft, OpenAI e Anthropic, stanno sviluppando sistemi AI specializzati nella scrittura di codice.
Google verso la simulazione del cervello umano
I Word Model simulano le dinamiche di un ambiente reale permettendo agli agenti AI di prevedere come evolve l’ambiente in base alle loro risposte. Google ha piani per trasformare il suo modello multimodale Gemini 2.5 Pro in un “modello di mondo” capace di simulare aspetti del cervello umano. A dicembre, DeepMind ha presentato Genie 2, un modello in grado di generare un’infinita varietà di mondi giocabili. Il mese successivo è emerso che Google stava costituendo un nuovo team dedicato a modelli AI capaci di simulare il mondo reale.

Se Google si muove in questa direzione, potrebbe trovarsi a competere con: Microsoft, Scenario, Runway, Pika e OpenAI, con il suo modello video Sora. La prossima sfida riguarderà la possibilità di fornire all’IA dei mondi reali per esercitare le sue capacità umane di orientamento? Altri stanno lavorando su modelli di mondo, in particolare la pioniera dell’IA Fei-Fei Li, che l’anno scorso ha fondato World Labs, una startup che ha creato un sistema AI in grado di generare scene 3D in stile videogioco partendo da una singola immagine.
Veo 3, attualmente in anteprima pubblica, può generare video accompagnati da audio, inclusi parlato e colonne sonore. Sebbene generi movimenti realistici simulando la fisica del mondo reale, non è ancora un modello di mondo ma è pensato per lo storytelling cinematografico.
Il nuovo mondo di Perplexity Max
Perplexity ha annunciato martedì il lancio di un abbonamento da 200 dollari al mese pensato per i suoi utenti più avanzati. Il piano, chiamato Perplexity Max, offre accesso illimitato allo strumento Labs per la generazione di fogli di calcolo e report, oltre a un accesso anticipato a nuove funzionalità, incluso Comet, il futuro browser dotato di intelligenza artificiale dell’azienda.
Gli abbonati a Max avranno inoltre priorità di accesso a tutti i servizi di Perplexity che utilizzano i modelli AI più avanzati, come OpenAI o3-pro e Claude Opus 4. Attualmente, Perplexity offre una varietà di piani di abbonamento: oltre al piano Max da 200 dollari al mese, c’è un piano Pro per consumatori a 20 dollari e un piano Enterprise Pro da 40 dollari a persona.

Perplexity potrebbe evolvere da semplice piattaforma di AI search a sistema operativo informativo completo per professionisti e aziende. Il browser AI Comet di Perplexity potrebbe diventare il punto di accesso primario per la navigazione e la produzione di contenuti, mentre i modelli frontier integrati garantiranno risposte sempre più sofisticate. Tuttavia, per sostenere questa visione, l’azienda dovrà contenere i costi infrastrutturali e difendersi dall’ingresso aggressivo di Google e OpenAI. La vera sfida sarà mantenere il controllo sull’interfaccia utente finale, diventando non solo un aggregatore di modelli, ma un vero ambiente interattivo in cui le persone cercano, analizzano e costruiscono conoscenza.
Amazon e la robotica su scala industriale
Amazon ha superato il traguardo simbolico di 1 milione di robot attivi nei suoi centri di distribuzione globali e sta affrontando una trasformazione logistica su scala industriale, in cui ormai il 75% delle consegne mondiali viene fatto anche grazie a sistemi robotici.
In parallelo, sta potenziando la sua infrastruttura IA interna con modelli nuovi come DeepFleet, sviluppato con SageMaker (la piattaforma cloud di AWS) e addestrato sui dati interni di inventario e logistica. Il modello è pensato per ottimizzare i percorsi dei robot nei magazzini, promettendo un aumento di efficienza del 10%. In futuro ci sarà una simmetria numerica tra impiegati e robot? Il ritmo con cui Amazon sta distribuendo robot fa prevedere un imminente equilibrio numerico tra forza lavoro umana e automatizzata nei suoi centri logistici. Ma il vero salto sarà qualitativo: l’introduzione di modelli generativi come DeepFleet apre la strada a un’autonomia decisionale crescente per i sistemi robotici, che non si limiteranno a eseguire istruzioni ma impareranno a ottimizzare percorsi, risorse e tempi in tempo reale.
In prospettiva, Amazon potrebbe evolvere verso una logistica completamente adattiva e auto-organizzata, dove ogni centro operativo sarà orchestrato da intelligenze artificiali capaci di apprendere dal flusso dinamico della domanda globale.