Nei giorni scorsi Google ha tirato un sospiro di sollievo dopo che un giudice ha scongiurato uno scenario che avrebbe comportato conseguenze non banali per il mercato del web: la Big Tech non sarà infatti costretta a vendere il proprio browser Chrome per correggere la propria posizione di dominio sul mercato della ricerca web. Questa decisione ha favorito il titolo in Borsa che nelle scorse ore ha superato i 3 trilioni di dollari. Con una capitalizzazione di oltre 3mila miliardi di dollari la multinazionale rientra dunque in un club assai ristretto.

Quali sono le società più capitalizzate al mondo?
Favorita dall’hype che si è generata intorno all’AI Nvidia è da tempo la più capitalizzata al mondo con un valore di 4,3 trilioni di dollari. Seguono Microsoft e Apple, rispettivamente con 3,8 e 3,5 trilioni di dollari di capitalizzazione. In quarta posizione c’è Google.

Google, una startup voleva acquisire Chrome
Attiva anch’essa nella partita dell’AI con Gemini, Google è uno dei competitor di OpenAI e dunque di Microsoft in questa gara globale. Come si legge su TechCrunch nel possibile affare Chrome si era fatta avanti con un’offerta da quasi 35 miliardi di dollari la startup Perplexity (che da mesi scalpita anche per rientrare nell’affare TikTok).

Per Sunder Pichai è dunque un periodo positivo, confermato dall’incontro avuto nei giorni scorsi alla Casa Bianca con Trump: si sa che il tycoon ha beneficiato dell’appoggio corale di buona parte della Silicon Valley. Una delle ragioni di questi endorsement riguardano proprio le speranze che il presidente possa aiutare le Big Tech a stelle e strisce nei tanti processi antitrust in giro per il mondo (Ue in primis).

