Chi si intende di device hi-tech certamente conosce la garanzia rappresentata dal vetro Gorilla Glass a protezione dei pannelli di tablet, smartwatch e smartphone. Molto spesso la sua presenza o meno è persino determinante in fase d’acquisto tra quella cerchia di utenti che cercano prodotti robusti e resistenti, anche in ragione del proprio lavoro.
Ebbene, la Commissione europea ha aperto un’indagine formale per valutare se l’americana Corning, produttrice di vetro alcalino-alluminosilicato (“vetro Alkali-AS”) possa aver abusato della sua posizione dominante sul mercato mondiale del vetro utilizzato principalmente per proteggere gli schermi di dispositivi elettronici portatili, come i telefoni cellulari.
L’Ue indaga su Gorilla Glass
La Commissione intende appurare se Corning possa aver distorto la concorrenza concludendo accordi di fornitura esclusiva anticoncorrenziali con produttori di telefoni cellulari (Original Equipment Manufacturers o OEM) e con aziende che lavorano il vetro grezzo (finishers).
«Rompere lo schermo di un telefono cellulare è un’esperienza molto frustrante e costosa. Pertanto, una forte concorrenza nella produzione del vetro di copertura utilizzato per proteggere tali dispositivi è fondamentale per garantire prezzi bassi e vetro di alta qualità – ha commentato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutivo responsabile della politica sulla concorrenza – Stiamo indagando se Corning, un importante produttore di questo vetro speciale, possa aver cercato di escludere i produttori di vetro rivali, privando così i consumatori di un vetro più economico e più resistente alla rottura».