«Io, Kamala Harris, sono la vostra candidata democratica alla presidenza perché Joe Biden ha finalmente svelato la sua senilità al dibattito». Questo è quanto una finta Kamala Harris, la cui voce è stata ricreata grazie all’AI, dice in quel che sembra un comune spot elettorale, circolato sui social nei giorni scorsi e condiviso anche da Elon Musk. Il 27 luglio il Ceo di Tesla ha pubblicato sul proprio profilo X il video, senza tuttavia specificare che si trattava di un contenuto manipolato. «Questo è incredibile», si è semplicemente limitato a postare.
Chi ha manipolato il video su Kamala Harris
Nelle ore successive la stampa ha notato il fatto che il video, che simula gli spot da campagna elettorale, potrebbe senz’altro far credere a molti utenti che davvero la candidata democratica e vice presidente USA si sia espressa così. Ma chi ha prodotto il video? Si tratta di Mr Reagan, il quale ha specificato nel proprio post che si trattava di una parodia (parola scritta tutta in maiuscolo).
I checked with renowned world authority, Professor Suggon Deeznutz, and he said parody is legal in America 🤷♂️ https://t.co/OCBewC3XYD
— Elon Musk (@elonmusk) July 29, 2024
Quel che ha generato la polemica è il fatto che Elon Musk – seguito su X da oltre 190 milioni di utenti e tra le persone più influenti al mondo – non abbia specificato che si trattasse di un video manipolato. Dal suo profilo il filmato è stato visto quasi 130 milioni di volte. A pochi mesi dalle elezioni, l’imprenditore sudafricano si è esposto con l’endorsement a favore di Donald Trump. Chiamato a rispondere di quanto accaduto, il patron di X ha detto che «la parodia è legale in America».
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Situazioni simili dimostrano quanto sia facile mettere in bocca ai politici o ai personaggi famosi frasi mai pronunciate grazie all’intelligenza artificiale. Al netto delle intenzioni satiriche originarie, una volta condivisi su scala globale certi contenuti possono contribuire a inquinare il dibattito pubblico.