Come riporta Axios, il procuratore generale del New Hampshire ha riferito che due aziende – situate in Texas – avrebbero organizzato una campagna di disinformazione sfruttando l’intelligenza artificiale per scoraggiare il voto alle primarie organizzate nei giorni scorsi nello Stato americano. Questo lo schema: replicare la voce del Presidente USA Joe Biden con l’AI per telefonare a casa di migliaia di elettori e scoraggiarli dall’andare a votare alle primarie democratiche (dove peraltro il capo della Casa Bianca non si era nemmeno proposto di fare campagna elettorale, sicuro della vittoria).
Biden, Trump e l’AI
Si tratta di un’altra notizia che riguarda politica, elezioni e intelligenza artificiale. Quando nella primavera del 2023 Biden aveva annunciato che avrebbe corso per la rielezione il partito repubblicano ha diffuso sui social un video a forte impatto emotivo con una sequenza di immagini legate a crisi economica e disordini sociali. Peccato che nessuna di quelle fotografie fosse vera: era tutto frutto dell’AI.
A meno di un anno dalle elezioni presidenziali americane, società come OpenAI hanno già dichiarato di essere al lavoro per ridurre al minimo i rischi che criminali informatici e malintenzionati possano sfruttare l’AI per creare contenuti di disinformazione. Lingo Telecom and Life Corporation, come riporta The Verge, sono le due società texane dietro alla voce fake di Biden, utilizzata per telefonare agli elettori e invitarli a non votare. Sarebbero state effettuate tra le 5mila e le 25mila telefonate.
Al momento non sappiamo quanto fake news e campagne di disinformazione basate sull’AI inquineranno il dibattito Oltreoceano. Quel che è certo è che negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno subìto una polarizzazione all’interno dell’opinione pubblica. Nel 2024 ci saranno poi altre elezioni fondamentali, come le Europee a giugno.