Insurtech: nuove frontiere e punti di debolezza. L’intervista a Simone Ranucci Brandimarte

Italian Insurtech Summit 2022 si è chiuso con la partecipazione di 51.000 visitatori e oltre 200 speaker provenienti da 24 Paesi. “Un grande risultato che ha visto la candidatura agli Insurtech Awards di progetti di qualità superiori a quelli proposti negli scorsi anni, superando le aspettative sia in termini qualitativi che quantitativi – afferma il presidente di Italian Insurtech Association, Simone Ranucci Brandimarte – Un ottimo segno che ci spinge a puntare al miliardo di investimenti nel settore nel 2023, verso un mercato ancora più dinamico e interattivo”. Con queste parole il presidente Ranucci descrive il panorama dell’Insurtech italiano, settore che ha vissuto una forte crescita soprattutto nell’ultimo anno ma che, allo stesso tempo, deve fare i conti con una serie di ostacoli.

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I punti di debolezza dell’ecosistema italiano

“Dobbiamo riconoscere che il settore dell’Insurtech in Italia presenta scarsità in termini di investimenti, che vanno, senza dubbio, incentivati. In particolare, puntiamo a raggiungere il miliardo nel 2023 – spiega il presidente Ranucci Brandimarte a StartupItalia – Bisogna anche ammettere che si sta assistendo a un gap informativo che coinvolge l’intero settore. Manca, in questo senso, una formazione e un’educazione al tema specifica, così come l’assunzione di nuove figure professionali. Questo è un tema molto importante sul quale si deve lavorare, considerando anche che il principale target sono i millennials e i clienti digitali che affidano all’online la gestione dei pagamenti. Il cliente finale, infatti, oggi, nella maggior parte dei casi non ha una preparazione né una conoscenza adeguata sul tema e, pertanto, non riesce a compiere scelte che incidono positivamente sulla sua sfera individuale. Anche l’offerta, d’altro canto, deve essere riadattata e adeguata ai nuovi canali, differenziandosi dalle proposte che vengono canalizzate in modo tradizionale, così come la capacità di ingresso deve essere ridisegnata. Per anni abbiamo assistito a un tipo di industria assicurativa che si muoveva su un mercato principalmente locale; ora lo scenario è completamente cambiato, andando sempre più su una direttrice globale e verso l’internazionalizzazione.  Per portare una vera crescita nell’ecosistema assicurativo è necessario anche che aumentino le sperimentazioni tecnologiche e che ci sia una maggiore collaborazione tra compagnie e startup”.

I vincitori degli Italian Insurtech Awards

A vincere questa edizione di Italian Insurtech Summit Awards sono state nove realtà riconosciute tra le più innovative e di maggiore impatto, mentre ad aggiudicarsi la prima edizione di “IIa Factor – Il Palcoscenico delle Startup” è stataAll Well,  assicurazione digitale per la salute delle persone e delle aziende fondata nel 2021 con l’ambizione di rivoluzionare la fruizione dell’assicurazione salute in Italia attraverso un’esperienza utente moderna e digitale. Quest’ultima inizierà un percorso di accelerazione finanziato dall’Italian Insurtech Association della durata di 12 mesi.

Tra le categorie premiate sul palco dell’Italian Insurtech Summit 2022, a Le Village by CA Milano, ci sono:

•          Sezione Finance: l’Insurtech Yolo;

•          Sezione Innovazione di Prodotto: Wakam;

•          Sezione BrokerTech: viteSicure;

•          Compagnia più innovativa: REVO – Il futuro è di chi lo sa vedere;

•          Miglior progetto di Internazionalizzazione: Reale Mutua in Cile;

•          Progetto di blockchain più di successo: REVO – OVERX – Blockchain e Cognitive Underwriting;

•          Progetto AI più di successo: Matrix di Doyle;

•          Progetto di Open Insurance più di successo: Ecosistema Claims di ICG spa;

•          Startup Insurtech dell’anno: All Well, l’insurtech dedicata al segmento salute;

•          Premio della Critica: Yolo.

“È stato difficile, per la giuria, selezionare le vincitrici perché tutte le proposte erano molto interessanti – conclude il presidente Ranucci Brandimarte – Il prossimo anno ci aspettiamo un livello ancora più alto, con la partecipazione di un 50% di speaker in più e ancora più visite dall’Estero”.