Un’azienda specializzata nel B2B. E che spinge per la sovranità tech del vecchio continente in una materia così strategica
Aleph Alpha ha chiuso il round Serie B da 500 milioni di dollari, segnando il terzo più grande round mai chiuso in Europa nel campo dell’intelligenza artificiale. Della startup tedesca che sviluppa software di AI vi abbiamo già parlato: Dieter Schwarz, l’uomo più ricco della Germania, ha coinvolto questa azienda come partner all’interno di Ipai, parco tecnologico che entro fine decennio sorgerà nella città di Heilbronn. L’operazione da mezzo miliardo di dollari è stata guidata da sette investitori, tra i quali compaiono Ipai per l’appunto, Bosch Ventures e SAP. Tra le tecnologie più innovative del 2023, l’AI rappresenta una sfida anche di competitività globale per il vecchio continente. A differenza di OpenAI, che ha 100 milioni di utenti a settimana, Aleph Alpha è una startup che si concentra più sul B2B. Gli strumenti che sta sviluppando si applicano in ambito bancario, finanziario, sanitario e governativo.
Il Ceo e Founder di Aleph Alpha, Jonas Andrulis, ha postato su X una riflessione sull’importanza delle sovranità tecnologica e sui rischi per la democrazia. «I chatbot influenzano la nostra percezione e il nostro giudizio. Ecco perché credo nell’importanza della sovranità. Se il mondo in cui cresceranno le prossime generazioni sarà costruito da un piccolo gruppo guidato da interessi aziendali, temo per la democrazia liberale e la diversità culturale». A questo proposito, di recente si è chiuso a Londra il summit organizzato dal governo britannico per ragionare sulle sfide legate alla sicurezza in uno scenario sempre più dominato dall’AI. Hanno partecipato Big Tech e Paesi, sottoscrivendo un documento con varie linee guida.