Dopo la multa di aprile da 200 milioni di euro da parte della Commissione Europea contro l’ex gruppo Facebook con l’accusa di violazione del DMA, ora anche Singapore minaccia una sanzione che potrebbe arrivare fino a un milione di dollari per l’impero di Zuckerberg. Al centro delle accuse ci sono truffe commesse con identità rubate su Facebook.
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Singapore contro Meta
Meta rischia una multa fino a 1 milione di dollari da parte del governo di Singapore (776.639 dollari) se non introduce su Facebook una serie di misure, tra cui il riconoscimento facciale, per contrastare le truffe di identità. Il Ministero degli Interni della Malesia in una nota, ha spiegato che Meta ha un mese di tempo per ottemperare alla mancanza, se alla scadenza non avesse ancora agito, incorrerà in multe fino a 100.000 dollari per ogni giorno successivo.
Al centro della controversia ci sono pubblicità ingannevoli, account e profili aziendali che ritraggono profili istituzionali noti come alcuni funzionari governativi. Per il ministero malese in diversi casi i truffatori hanno sfruttato le immagini Facebook di importanti cariche istituzionali a loro insaputa tra giugno 2024 e giugno di quest’anno per trarne vantaggio.
«Sebbene Meta abbia adottato misure per affrontare il rischio di truffe di impersonificazione a livello globale, anche a Singapore, il Ministero degli Interni e la polizia di Singapore restano preoccupati per la diffusione di questi crimini», ha affermato il ministero. Si è trattato del primo ordine di questo tipo emesso ai sensi del nuovo Online Criminal Harms Act nazionale, entrato in vigore a febbraio 2024.