Lenaia propone un unico modello a 43 pollici per casa e ufficio. L’abbiamo testato
Quante volte avete sentito dire che la televisione è morta. Parafrasando Mark Twain, ogni annuncio di prossima dipartita del piccolo schermo si è sempre rivelato essere una grossolana esagerazione. Nei mesi più drammatici del primo lockdown, con tutta Italia chiusa in casa, la tv è stata senz’altro uno degli animali da compagnia preferiti dagli italiani, giovani e non. I picchi di ascolto, ovviamente, sono stati facilitati da una situazione senza precedenti che nessuno avrebbe potuto prevedere. Nell’era degli smartphone e del digitale, d’altra parte, è vero che la televisione si è persa qualche fetta di mercato, magari tra millennial, generazione Z e generazione alpha (quella che viene addirittura dopo i giovanissimi, mannaggia all’età). E per intercettare questo pubblico bisogna volgere lo sguardo verso piattaforme come Twitch, Netflix, Amazon Prime. Lenaia, startup trentina, ha deciso così di lanciare NIXEV, una smart tv che funziona esattamente come un tablet (con telecomando). Funziona solo tramite connessione internet e non ha il sintonizzatore per il digitale terrestre. E infatti con questo dispositivo è possibile richiedere legalmente l’esenzione dal canone RAI.
NIXEV: la recensione
Abbiamo avuto la possibilità di testare un sample. NIXEV, al momento, è disponibile in un unico modello sfornato (poche settimane fa) dalla startup trentina di stanza a Rovereto. Con un monitor da 43 pollice, la smart tv è ideale se avete spazio libero in salotto, o un comodo ufficio in cui aggiungere uno schermo da sfruttare per videocall o filmati da lanciare tramite smartphone. Il dispositivo, infatti, è dotato di sistema Android e può essere governato e sintonizzato attraverso l’app Google Home. «NIXEV è un esperimento personale: è la prima volta che mi cimento nel mercato B2C – ci ha spiegato Lorenzo Modena, fondatore di Lenaia e anche Ceo di OpenMove, società che si occupa invece del mondo della mobilità intelligente – Per ora abbiamo deciso di lanciarci soltanto sull’ecommerce, ma abbiamo già ricevuto proposte da rivenditori in store fisici».
A differenza di altre sue colleghe a 43 pollici, la smart TV di NIXEV ha un peso decisamente ridotto (poco più di 6 kg) che risultano particolarmente comodi per fissarla al muro o anche soltanto per montare i supporti che la tengono in piedi nel caso si volesse soltanto appoggiarla a una mensola. Nel suo utilizzo si è rivelata comoda e immediata, grazie alla sintonizzazione con la rete domestica. Una volta fatte le presentazioni, NIXEV ha una home a tessere, che consente all’utente di atterrare su qualsiasi piattaforma si desideri (anche Rai Play, volendo). Dal telecomando le opzioni principali sono Prime Video, Netflix, YouTube e Google Play.
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Intrattenimento in streaming
«La mia generazione non aspetta il film delle 20.30 – ha aggiunto Modena – ma vuole la libertà di schiacciare play su Netflix quando e come vuole. La recente notizia che tutto il calcio da settembre si sposterà su DAZN ci fa capire come il futuro dei contenuti televisivi sia la fruizione tramite internet». Su StartupItalia stiamo testimoniando il trend in atto, dandovi conto delle principali notizie che riguarda Amazon&Co. Le multinazionali dell’intrattenimento stanno investendo ingenti capitali sullo streaming. Il gigante di Seattle, tanto per citare una delle ultime notizie, ha appena comunicato l’acquisizione degli MGM Studios per oltre 8 miliardi di dollari.
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Con NIXEV non si ha soltanto la possibilità di saltare da una piattaforma streaming all’altra sfruttando la comodità di una tv da salotto. C’è anche la possibilità di agganciare le proprie console al dispositivo grazie a tre porte HDMI 2.0. La startup italiana non si è occupata dell’hardware che sta sotto il cofano di NIXEV. «Ci siamo appoggiati a partner cinesi, stando sempre molto attenti alla qualità. Ci abbiamo impiegato un anno. È impossibile fare un prodotto di consumer electronics di massa in Italia per costi e assenza di filiera. NIXEV viene prodotto vicino a Shenzhen», in uno degli angoli della Cina che alimenta il mercato tecnologico di tutto il mondo. «Il prodotto della startup non è tanto lo smart monitor, ma è il dare risposta a un problema: ecco perché compiliamo anche un modulo di esenzione per smettere di pagare legalmente il canone RAI. Il mio obiettivo è creare consapevolezza per poter veicolare pannelli di terze parti».
