A Manhattan sorgerà il campus della Big Tech
C’è una risposta breve alla domanda posta nel titolo: prima o poi, Google vuole che tutti tornino in ufficio. Lo smart working d’emergenza sembra non aver convinto proprio tutte le Big Tech. Se alcune aziende stanno rimodulando i propri spazi, magari affittando uffici più piccoli e in zone meno centrali e costose, Google ha invece messo di nuovo mano al portafoglio per investire nell’immobiliare. La multinazionale guidata da Sundar Pichai ha appena comunicato l’intenzione di acquistare un palazzo a New York per 2,1 miliardi di dollari. Al momento occupa già in affitto questo edificio, il St. John’s Terminal a Manhattan – qui una visuale del complesso con Google Earth – e, stando al Wall Street Journal, dovrebbe comprarlo entro il 2022. L’operazione vale il primato: è infatti la più costosa per un singolo edificio dallo scoppio della pandemia in tutti gli Stati Uniti.
Google e l’immobiliare
Non è certo la prima volta che Google si butta nell’immobiliare. La grande G, infatti, non è soltanto il motore di ricerca più grande al mondo. Poco più di un anno fa su StartupItalia vi raccontavamo dell’operazione a Middlefield Park, in California, vicino al quartier generale della società a Mountain View. Qui, stando ai piani, dovrebbe sorgere una cittadella green e tech con 1850 unità abitative, 12 acri di spazio pubblico a disposizione e quasi 3mila metri quadri da destinare a locali, ristoranti, bar e negozi. Tutto, o in buona parte, riservato ai dipendenti del Gruppo.
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Torniamo però a New York: qui Google ha la sua seconda location più grande a livello mondiale. La Grande Mela, non è un segreto, attrae multinazionali di questo calibro. Sono 12mila i posti di lavoro che la società garantisce a New York (solo in California ha più dipendenti) e quest’anno ha investito 250 milioni di dollari nella metropoli. I suoi uffici, alcuni di proprietà e altri in affitto, sono distribuiti tra i quartieri di Chelsea – dove tra l’altro Google ha in cantiere il suo primo store fisico – e Hudson Square a Manhattan. L’immobile diventerà il fulcro del campus cittadino della società. Questi investimenti, spiegano dall’azienda, “ci daranno la capacità di far crescere la nostra forza lavoro in città fino a più di 14mila dipendenti nei prossimi anni”.