TikTok sta diventando sempre più un fenomeno culturale che va oltre l’app. La modalità con cui offre i video e il modo con cui gli utenti interagiscono porta a pensare che si stia divorando il resto del Web
Di TikTok ormai si è detto praticamente tutto. Tutte le piattaforme social media la copiano, cercano di comprenderne il successo, specialmente tra i giovani, con l’intento di ripeterlo, o ci provano. Ma, forse, non si è mai provato a capire davvero cosa alimenta questo grande successo e soprattutto cosa ha comportato questo successo, quali effetti. Una riflessione che ha fatto di recente Drew Harwell su Washington Post “Come TikTok si è mangiato Internet”. Come abbiamo imparato in questi ultimi anni, TikTok ha sfornato personaggi diventati poi influencer con milioni di follower raccolti nel giro di poco tempo. E tutto questo comporta delle conseguenze, per le persone coinvolte e per tutta l’Internet.
Prendiamo il caso citato nell’articolo di Shelby Renae, diventata celebre su TikTok per aver passato la notte a dipingersi le unghie, passando dalle 40 mila visualizzazioni diventate 3 milioni la mattina dopo. Questo episodio ha finito per cambiarle la vita. Una ragazza che condivideva video di Fortnite ha finito per cambiare tutto per il fatto che l’app l’ha praticamente inglobata. Oggi ha 25 anni e si divide tra video da realizzare e contratti pubblicitari da firmare. Una vita tutta concentrata su TikTok anche quando ha del tempo libero che impegna per guardare video su TikTok. Nel giro di poco più di 4 anni, era agosto del 2018 quando ByteDance trasformò musical.ly in TikTok con 700 milioni di utenti, TikTok ha finito per superare i pregiudizi che la volevano come una “moda del momento” per imporsi come un vero fenomeno culturale, senza dimenticare che questa stessa app ha contribuito ad acuire le tensioni Usa e Cina.
“Quando si parla di TikTok è bene avere a mente che si sta parlando di un’app che negli ultimi due anni è cresciuta in maniera esponenziale”
C’è stato un momento in cui, nel 2020, sembrava che le autorità statunitensi volessero smembrare le attività americane e venderle a qualche colosso tech e, in quel caso, si andò vicino alla cessione delle attività Usa di ByteDance al colosso Oracle. Di tutto questo, poi con l’arrivo di Biden, non è rimasto nulla. Quando si parla di TikTok è bene avere a mente che si sta parlando di un’app che negli ultimi due anni è cresciuta in maniera esponenziale. Tutte le agenzie di analisi dei dati riportano come l’app cinese sia la più scaricata a livello globale; è quella che più velocemente di tutti ha raggiunto il traguardo di 1 miliardo di utenti; è l’app più usata dagli adolescenti a livello globale, negli Usa la usa il 60% degli utenti più giovani; è l’app più usata dagli utenti sotto i 25 anni ma sta rapidamente facendosi strada anche tra gli utenti più maturi.
Ma c’è un aspetto che fa di TikTok un’app unica nel panorama tech, la rende quasi un fenomeno, come abbiamo visto. Ed è il fatto di aver sparigliato la logica che regna nella Silicon Valley ed è per questo che tutte le aziende tech che gestiscono piattaforme social media sono corse ai ripari, cercando di riprodurre lo stesso modello. Quello che ha caratterizzato il modello Silicon Valley, nel contesto social media, era l’associazione sulle amicizie sviluppate in base agli interessi, e su questo modello Facebook, ma non solo, ha costruito la sua fortuna. TikTok, invece, opera in maniere diversa, sfruttando il suo algoritmo per imparare dagli utenti ch ein maniera vorticosa passano il tempo a scrollare video su video.
“Mentre prima per intere generazioni Internet rappresentava una porta verso il mondo, oggi Internet, per le generazioni più giovani, rappresenta una porta verso luoghi più di nicchia e più ristretti, dove c’è l’intrattenimento, la relazione, il passatempo, l’informazione”
Negli Usa gli adolescenti trascorrono 80 minuti al giorno a vedere video. La logica è diversa, non è l’utente che dice all’algoritmo cosa vuole vedere, è il contrario. L’algoritmo apprende i gusti dell’utente sulla base di proposte prestabilite, lasciando all’utente la sensazione di essere “padrone” dei suoi interessi. Ma si tratta, appunto, di una sensazione. Se guardiamo il fenomeno da questo punto di vista e se guardiamo come le altre piattaforme si stanno adeguando a questo modello, basti pensare al cambio di rotta di Meta, con Facebook e soprattutto Instagram a trovarsi nella posizione di rincorrere, allora si può tranquillamente dire che oggi TikTok si sta mangiando tutta l’Internet, per davvero. Il modello TikTok sta plasmando una nuova generazione di utenti che guardano al Internet con una logica sempre più ristretta. Mentre prima per intere generazioni Internet rappresentava una porta verso il mondo, oggi Internet, per le generazioni più giovani, rappresenta una porta verso luoghi più di nicchia e più ristretti, dove c’è l’intrattenimento, la relazione, il passatempo, l’informazione: praticamente tutto il proprio mondo all’interno di una sola app.
Tutto questo sulla base di una logica, se vogliamo, abbastanza semplice. Se guardiamo al modello costruito dalle altre piattaforme, come ricordato prima, che si basava sulla condivisione di interessi sulla base della quale identificarsi e costruire amicizie e relazioni, il modello offerto da TikTok è completamente diverso. L’algoritmo di ByteDance non si basa su ciò che interessa agli utenti, ma costruisce un modello sulla base dei loro comportamenti. E tutto questo si basa su una logica essenziale fatta di questi passaggi: avviare l’applicazione; visualizzare il video; consumare passivamente. E questa stessa logica il più delle volte spiazza l’utente stesso che non si aspetta che un’app sia in grado di mostrare loro ciò che non hanno mai cercato ma che interessa loro in base al loro comportamento. Inoltre, questa continua “scoperta” induce l’utente a continuare a scrollare di continuo, con la convinzione, fittizia, che prima o poi quel vagare possa portare a qualcosa.
Invece, è solo una convinzione fittizia, l’utente viene quasi rapito e continua senza sosta. Secondo gli analisti di Bernstein Research in un rapporto pubblicato ad agosto, il numero medio di ore che ogni utente americano trascorre su TikTok, ogni giorno, è esploso tra il 2018 e il 2021 del 67%, mentre Facebook e YouTube sono cresciuti meno del 10%. Un dato che spiega bene quanto detto fino ad ora. E di recente TikTok, proprio per la sua caratteristica fin qui delineata, sta diventando per gli utenti più giovani una fonte da cui informarsi. Negli Usa sta diventando sempre più un motore di ricerca alternativo e una fonte importante di informazioni per i giovani adulti. Però, una piattaforma che non porta l’utente ad approfondire ciò che legge su un link esterno è a rischio fake news molto alto.
Diminuisce la fiducia verso i media e aumenta la fiducia verso la piattaforma social media in forte crescita come TikTok. Un utente di TikTok su tre, negli Stati Uniti, ha dichiarato di utilizzarlo regolarmente per informarsi su quello che riguarda l’attualità quotidiana, secondo i dati di Pew Research Center di settembre. In Uk, TikTok rappresenta la fonte di notizie in più rapida crescita tra gli adulti. Insomma, oggi TikTok è in grado di offrire agli utenti diverse modalità di utilizzo, sulla base di ciò che l’algoritmo decide di mostrare. E questo è più che sufficiente per sostenere che si sta mangiando Internet e che ancora non è finita.