Mentre negli Stati Uniti ByteDance sta cercando una soluzione per evitare il ban nel caso in cui non volesse procedere alla vendita di TikTok a un soggetto non cinese (abbiamo scritto della legge bipartisan firmata di recente da Biden), la Big Tech scopre che sul sito del governo ucraino è stata pubblicata una petizione che chiede il ban della stessa piattaforma dal Paese.
TikTok, cosa chiede la petizione in Ucraina
Dal momento che ByteDance, come qualsiasi altra società cinese, è collegata al governo di Pechino, Kiev teme che la Cina possa in qualche modo fornire alla Russia informazioni sensibili, raccolte dal social tanto amato dagli ucraini. Le preoccupazioni non sono molto diverse da quelle espresse negli Stati Uniti, dove al netto degli scontri ideologici, diversi enti hanno da tempo impedito ai propri funzionari e dipendenti di utilizzare la piattaforma.
La Cina è un alleato della Russia e non ha mai condannato l’invasione avviata nel 2022. Chi ha firmato la petizione denuncia le operazioni di disinformazione che circolano online e che diventano virali anche attraverso TikTok. Sono necessarie 25mila firme entro tre mesi dalla pubblicazione affinché la petizione venga presa in carico dal legislatore ucraino. L’obiettivo è chiaro: bloccare il social e vietarne l’utilizzo a figure di spicco nell’ambito del governo e dell’esercito.