DoNotPay riconoscerà all’imputato – chiamato a rispondere di un eccesso di velocità – un risarcimento in caso di condanna. L’AI e le sue applicazioni impongono dilemmi etici
Secondo la rivista New Scientist, quello che succederà a febbraio in un’aula di tribunale statunitense sarà la prima volta in cui un’intelligenza artificiale difenderà una persona durante un processo proprio come farebbe un avvocato. La tecnologia è stata sviluppata da DoNotPay, un’azienda che fin dalla sua homepage dimostra di credere molto nella propria AI. “Combatti le multinazionali, sconfiggi la burocrazia e fai causa a chiunque premendo un pulsante”, si legge sul sito. Della questione si è occupata anche la newsletter Morning Brew, che ha specificato quanto la situazione sia al limite del legale: l’utilizzo di una tecnologia simile non sarebbe ammessa secondo la legge USA e infatti è la stessa azienda a non aver dato alcun riferimento sul luogo e il nome dell’imputato che sarà chiamato a rispondere di un eccesso di velocità.
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Ma come farà un’intelligenza artificiale a nascondersi in un tribunale? Non è chiaro come si svilupperà la vicenda, ma sembrerebbe che l’avvocato sotto forma di AI suggerirà all’imputato cosa dire durante l’udienza attraverso delle cuffie. Lui o lei soltanto saprà di essere difeso o difesa da un avvocato AI. Il software funziona tramite un comune smartphone. Nel caso in cui l’imputato dovesse perdere la causa, DoNotPay si è già impegnata a pagare una multa sotto forma di risarcimento.
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Il 2023 secondo gli esperti sarà ancora un anno importante per lo sviluppo e, soprattutto, l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella vita delle persone. Dopo il successo di ChatGPT, il software che OpenAI ha rilasciato e che sta dimostrando quanto un’AI riesca a creare in pochi secondi sceneggiature, rispondere a domande complesse e molto altro ancora, è evidente quanto questo ambito della tecnologia attiri interesse e legittime paure. Nel caso dell’avvocato sostituito da un’intelligenza artificiale i dubbi sono di carattere etico. Che garanzie dà una tecnologia per quanto performante quando si tratta di difendere i diritti e le ragioni di una persona?