La banda di criminali informatici Lockbit, responsabile anche degli attacchi alla Regione Lazio nel 2021 e nel 2022, è stata fermata a seguito di un’operazione di polizia internazionale che ha coinvolto le autorità di Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea. Le indagini, gestite dalla National Crime Agency britannica, dal Federal Bureau of Investigation degli Stati Uniti, dall’Europol e da una coalizione di agenzie di polizia internazionali, hanno permesso alle autorità investigative di prendere il controllo del sito della famigerata banda di criminali informatici che minaccia le sue vittime con ingenti richieste di riscatto.
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L’operazione internazionale ai danni di Lockbit
I funzionari degli Stati Uniti, dove Lockbit ha colpito più di 1.700 organizzazioni in quasi tutti i settori, dai servizi finanziari e alimentari alle scuole, ai trasporti e ai dipartimenti governativi, hanno descritto il gruppo come la principale minaccia ransomware al mondo. Lockbit e le sue affiliate hanno violato alcune delle più grandi organizzazioni a livello globale negli ultimi mesi. La banda guadagna rubando dati sensibili e minacciando di divulgarli se le vittime non pagano riscatti esorbitanti per decrittografare o sbloccare le informazioni rubate con una chiave digitale. Scoperta per la prima volta nel 2020 all’interno di forum sulla criminalità informatica in lingua russa, alcuni analisti di sicurezza hanno iniziato a pensare che la banda abbia sede in Russia ma questa, tuttavia, non ha dichiarato di sostenere alcun governo.