Impossibile assistere al lift off per via della troppa nebbia
AGGIORNAMENTO
Lo Starship SN11 è decollato, ma il test non è andato a buon fine. Il razzo è esploso in cielo durante la fase di caduta controllata. Detriti sono caduti nella base di Boca Chica. La delusione è tanta, soprattutto per SpaceX che ha comunque abituato il mondo a continui tentativi ed esperimenti, anche dopo i più grandi passi falsi.
Esto es lo unico que tenemos en video de los restos de la #Starship #SN11
Video: @NASASpaceflight pic.twitter.com/8pNgTsTg4E— Conexión Espacial (@conexionspacial) March 30, 2021
Intentando ver la Starship SN11 pic.twitter.com/fuMEFGvKbm
— Comunidad Espacial (@ComunidadSpace_) March 30, 2021
#Starship #SN11 took off in thick fog, reached the 10km mark, belly-flopped down but then something bad happened on relight. There was zero visibility but there seems some thought the rocket blew up before "landing". One raptor engine relit, but then the internal feed died. #RUD
— Keith Mansfield📚🚀✨ (@KeithMansfield) March 30, 2021
Da Boca Chica, in Texas, sono partite le dirette streaming per seguire il possibile il test dello Starship SN11. Dopo i rinvii di venerdì scorso e di ieri, la SpaceX di Elon Musk spera che finalmente i tre motori Raptor del razzo si accendano per valutare tutte le potenzialità di questo prototipo. Per chi non conoscesse il programma Starship, si tratta di un’innovazione non da poco nel campo aerospaziale. L’imprenditore sudafricano ha puntato sul riutilizzo di questi vettori, facendo in modo di sviluppare una tecnologia in grado di fare atterrare i razzi dopo il decollo, rendendoli pronti per un nuovo lift off. Mentre scriviamo la visibilità è, purtroppo, a dire poco pessima.
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Starship: è la volta buona?
Il nome della missione che potrebbe avere luogo tra poco è Medium Altitude Test Flight. Tutto avverrà in Texas, nella base di Boca Chica dove lo Starship SN11 è già in posizione di lancio. Come si legge sulla stampa specializzata si tratta del primo esperimento che riguarda il prototipo SN11, mentre è il terzo decollo di un razzo del programma Starship che punta ad arrivare fino a 10 km di altitudine per poi effettuare una caduta controllata e atterrare delicatamente al suolo (come era già successo con l’SN10, ma si spera senza l’esplosione finale).