Dopo Aruba ora anche Infocert ha introdotto un canone mensile per il suo SPID. Il sistema di identità digitale utilizzato da milioni di persone per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione non è più gratuito come un tempo, questo anche perché l’obiettivo del governo Meloni è stato annunciato nel primo anno del mandato a Palazzo Chigi: l’esecutivo ha preferito puntare sulla CIE, la Carta di Identità Elettronica, per dialogare con i vari servizi della PA.
SPID, chi continua a offrirlo gratis?
Al momento in Italia sono più di 39 milioni le identità digitali attive e oltre il 70% è gestito da PosteID di Poste Italiane. I guai per lo SPID sono iniziati nel 2022 quando sono scadute le convenzioni tra lo Stato e i gestori privati (come Poste Italiane, Aruba, InfoCert, Sielt). Per evitare interruzioni e disagi ai cittadini l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha prorogato d’ufficio gli accordi fino all’aprile 2023. I gestori hanno poi richiesto un sostegno economico per coprire i costi operativi e di manutenzione del sistema e Palazzo Chigi ha promesso un finanziamento di 40 milioni di euro, inserito in un emendamento al decreto sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
«Lo Spid rischia di diventare a pagamento per tutti i cittadini a partire dal prossimo luglio – è la denuncia del Codacons -. E ciò perché, a oggi, risultano ancora bloccati i finanziamenti pubblici da 40 milioni di euro previsti da un decreto del 2023 e destinati agli operatori che forniscono il sistema di identità digitale per i servizi online della PA». Il finanziamento è in realtà stato approvato e i pagamenti dovrebbe arrivare a breve per i vari provider.
Come usare la CIE al posto dello SPID
Il metodo gratuito per continuare a utilizzare i servizi della PA è quello della Carta di Identità Elettronica. Tramite un QR Code si ha modo di accedere ai vari portali per effettuare pagamenti, consultare documenti e molto altro. La Carta di Identità Elettronica può essere utilizzata come strumento di autenticazione digitale attraverso pc e smartphone. Per farlo è necessario avere le 8 cifre del PIN: la prima parte viene consegnata alla richiesta della carta, la seconda alla consegna del documento.