Tra i due il feeling non manca. Elon Musk ne ha tessuto le lodi in pubblico la scorsa settimana a New York, premiandola con un riconoscimento dell’Atlantic Council. Giorgia Meloni lo ha definito uno degli imprenditori più visionari della nostra epoca e sembra intenzionata a trasformare questo rapporto in qualcosa di fruttuoso per l’economia italiana. Nei giorni scorsi sulla stampa è circolata l’ipotesi di un arrivo massiccio di Starlink in Italia dove alcune parabole della divisione di SpaceX per l’internet satellitare sono già presenti (ad oggi il costo è di 29 euro al mese, con 349 euro di spesa iniziale per la parabola e il kit).
Starlink in Italia: perché se ne parla?
Negli ultimi anni si è parlato molto di Starlink, soprattutto a seguito della decisione di Elon Musk di spedire, su richiesta del governo di Kiev, la propria tecnologia in Ucraina per consentire al Paese di appoggiarsi all’internet satellitare e resistere all’invasione russa. Il sistema non necessita di infrastrutture terrestri, poiché grazie a una parabola permette all’utente di collegarsi alla costellazione di satelliti Starlink e navigare ad alta velocità.
Secondo i rumor, Musk potrebbe implementare il servizio Starlink in Italia in meno di un anno, ma avrebbe bisogno di una mano (soldi) da parte del pubblico. Si vocifera dell’ipotesi di fondi pescati dal PNRR, per dividere l’investimento 50 e 50 tra Stato e azienda. Il costo finale per i clienti sarebbe di 10 euro al mese, cifra che avrebbe senz’altro un impatto sul mercato e sui competitor.
Starlink: come potrebbe essere utile in Italia?
A proposito di questi ultimi, TIM e Open Fiber si sarebbero fin da subito opposti al piano di Musk. Uno dei problemi più gravi per il Paese dal punto di vista di internet riguarda senz’altro il digital divide, con tutte le opportunità mancate per molte aree interne del Paese dove persone e aziende faticano a operare. Le parabole Starlink potrebbero giocare un ruolo in contesti simili, più che nelle aree urbanizzate. Tutto dipenderà ovviamente dal costo finale, che orienterà eventualmente le scelte dei clienti.
Al momento non ci sono informazioni ufficiali, ma tra Musk e la premier Meloni la discussione è aperta. A un mese dalle elezioni USA il Ceo di Tesla è ora concentrato nel supportare il proprio candidato, Donald Trump. A seconda di come andranno le cose, è possibile che in futuro l’imprenditore possa pensare di sfruttare la propria potenza mediatica ed economica anche per dettare l’agenda (come del resto sta già facendo) in altri Paesi.