In Cina, un team di ricercatori dell’Università di Zhejiang guidato dal professor Li Qiang ha sviluppato un innovativo materiale stealth che dall’azienda dicono sfugga persino ai più sofisticati sistemi di difesa missilistica statunitensi, anche quelli che concorreranno a formare il “Golden Dome” (ndr uno scudo che protegga gli Stati Uniti contro le minacce missilistiche). Questo nuovo rivestimento, sempre secondo quanto comunica l’azienda, è pensato per veicoli ad alta velocità e missili e sarebbe in grado di operare efficacemente anche in condizioni estreme, resistendo a temperature fino a 700 gradi Celsius e mimetizzandosi su più bande dello spettro elettromagnetico.
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Che cos’è il Golden Dome?
Pensato come una versione avanzata dell’Iron Dome israeliano, il Golden Dome punta a contrastare missili balistici, armi ipersoniche e da crociera, attraverso il tracciamento infrarosso e sensori spaziali. Su questa base è nata la nuova tecnologia cinese, per ridurre la visibilità termica e radarica dei bersagli anche nelle condizioni più difficili.
Una delle maggiori criticità per i materiali stealth attuali, come si legge su Hdblog, è proprio la capacità di resistere a fonti di calore estreme, perchè in questi casi perdono efficacia e, anzi, possono subire danni strutturali. Il materiale sviluppato dal team di Li, invece, dovrebbe essere resistente sia a livello termico che alla capacità di occultamento su più bande d’onda: da quelle dell’infrarosso (corte, medie e lunghe) fino alle microonde.
Il materiale messo a punto dal team cinese
Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, durante i test, il materiale è stato riscaldato fino a 700 gradi Celsius e ha mostrato una riduzione della temperatura di radiazione tra i 266 e i 433 gradi rispetto a un corpo nero di riferimento. Questo si traduce in una riduzione dell’intensità delle emissioni infrarosse fino al 63,6% nella banda media e al 37,2% nella banda corta. Inoltre, il materiale dimostrerebbe una straordinaria capacità di dissipare il calore, superiore a quella dei metalli convenzionali.
Con un rivestimento costituito da una struttura composta da film multistrato e da una metasuperficie per le microonde, la parte superiore agisce come barriera all’umidità, mentre quella inferiore garantisce l’adesione al supporto.
Secondo gli esperti, un materiale con queste caratteristiche potrebbe rappresentare un serio ostacolo per i sistemi di intercettazione basati sul rilevamento termico, soprattutto se utilizzati su missili o velivoli ipersonici.