Il nostro percorso sul futuro del giornalismo giunge alla sua sesta tappa per parlare di come sia possibile raccontare delle storie attraverso una prospettiva storica e temporale. Ecco i migliori strumenti per creare e condividere timeline con video, foto, testi (e non solo).
Milan Kundera diceva che “il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta“. Ed è questa una delle concezioni della Storia che più interessa i giornalisti e gli storyteller quando iniziano a raccontare. Mettere ordine, inserire tasselli, ricostruire un filo conduttore che avanza sempre, senza tornare mai sui propri passi. Si segue il corso degli eventi, attraverso date e numeri, personaggi e rapporti. Tutto in un dispiegarsi ordinato del tempo: da un punto A a un punto Z, passando per i vari eventi intermedi.
Oggi sono molti gli strumenti che uno storyteller digitale ha a disposizione per narrare un fatto attraverso una prospettiva storica. Tool che servono per costruire quelle che si chiamano timeline, necessarie per dare alla storia una collocazione spazio-temporale.
1) Dipity
Dipity è una piattaforma che permette di creare gratuitamente timeline divertenti e innovative. È uno strumento, aperto a tutti, con cui raccontare storie attraverso un filtro preciso: quello del tempo. In ogni “stazione” della narrazione è possibile aggiungere foto, video e testi. Tutto avviene in maniera semplice tramite drag and drop, caricamento dal proprio pc o inserimento di link. Dalla Seconda Guerra Mondiale agli ultimi Mondiali di Calcio, dalle elezioni americane alla storia dell’innovazione: tutti questi temi sono stati raccontati utilizzando Dipity.
L’idea di creare uno strumento come Dipity risale all’aprile del 2007, a Los Angeles, per opera dei tre founder Derek Dukes, Zack Steinkamp e BJ Heinley: «Eravamo stufi di dover ordinare ogni volta il materiale che trovavamo sul web». Nello stesso anno ha ricevuto un finanaziamento di 900k dollari da 3 investitori privati. Nel 2009, il San Jose Museum of Art ha usato Dipity all’interno di un’importante esposizione dedicata ad Andy Warhol. Nel 2010 è stata rilasciata “Dipity 3.0”, l’ultima versione della piattaforma con nuove modalità di visualizzazione.
Quanto costa: Dipity è uno strumento gratuito fino alla creazione di 3 timeline. Successivamente prevede dei pacchetti specifici per un costo mensile che va dai 5 ai 100 dollari. È possibile anche diventare partner ufficiale.
Chi lo usa: Oltre alle decine di migliaia di utenti registrati sono diverse le realtà editoriali che usano dipity: Washington Post, Seattle Times, il Guardian e il Chicago Sun Times, solo per fare qualche esempio.
2) Timeline Js
Timeline JS è uno strumento opensource tramite cui chiunque può costruire timeline interattive e ricche di contenuti multimediali. È possibile sia creare delle storie semplicemente servendosi del materiale presente su google che, per i più esperti, sviluppare il codice e migliorare le prestazioni già fornite dallo strumento. I materiali possono essere caricati da diverse piattaforme come twitter, flick, Google Maps, Youtube, Vimeo, Vine, Daylimotion, SoundClound e altri. Timeline JS dà anche la possibilità di elaborare dati ed elementi in fogli di lavoro dedicati.
Timeline JS è una delle cinque piattaforme sviluppate dal Knight Lab, il laboratorio della Northwestern University (College situato vicino a Chicago), nato nel 2011, che lavora sul tema dell’innovazione all’interno del mondo del giornalismo. Il team, in soli tre anni, ha prototipato 40 idee, sviluppato 10 progetti e rilasciato 5 strumenti per storyteller. L’iniziativa è nata grazie per volere della Scuola di Ingegneria e Scienze Applicate Robert McCormick e della Medill, Scuola di giornalismo, comunicazione e marketing.
Quanto costa: Timeline JS è un tool completamente gratuito e open source. Chiunque può accedere al sito è screare la propria narrazione sviluppata lungo un’asse temporale definita.
Chi lo usa: Sono moltissime le testate editoriali che si servono di Timeline JS: Le Monde, Time, ARTE, Denver Post, San Antonio Express, Al Jazeera, RadioLab.
3) Tiki Toki
Tiki-Toki è una piattaforma online che consente ad ogni utente registrato di creare intuitive timeline inserendo testi, immagini e video. I dettagli di ogni elemento possono essere consultati dalle diverse finestre che vanno a costituire la storia temporale creata. L’effetto per il lettore è doppio: da una parte può immergersi nella lettura seguendo una linea orizzontale ma dall’altra può anche decidere di vedere la medesima timeline attraverso un percorso 3D. Sono compatibili con Tiki Toki piattaforme come YouTube, Vimeo e Flickr.
Tiki Toki è uno strumento creato da una startup londinese, Webalon, il 12 marzo del 2011. Il founder, Alex Kearns, ha creato anche altre piattaforme come PeoplePlotr (per costruire alberi genealogici) e Ganttology (per visualizzare progetti gantt). Nel luglio del 2014 Tiki Toki ha tagliato il ragguardevole traguardo dei 350.000 utenti iscritti. Utenti che hanno creato centinaia di migliaia di timeline. Attualmente non si registrano round di finanziamento ottenuti e la startup si auto-finanzia sviluppando tools per giornalisti digitali, testate editoriali ed educatori.
Quanto costa: Una volta registrati è concessa la creazione di una timeline (che non può essere embeddata nel proprio sito). Ci sono poi diversi pacchetti a pagamento; alcuni speciali per progetti scolastici/educativi.
Chi lo usa: Tiki Toki oggi è una delle piattaforme leader per quanto riguarda la creazione di timeline. Viene usato da giornalisti di grandi testate (Time, Sun..) ma anche da freelance e da docenti per progetti specifici.
4) All of Me
È una piattaforma/applicazione per creare timeline intuitive anche se visivamente meno efficaci degli esempi precedenti. La parte cronologica domina su tutto il resto riempiendo lo schermo del pc e lo sguardo del lettore. Anche in questo caso è possibile inserire un numero infinito di contenuti multimediali: come foto, video e testi ma anche mail e documenti di altra natura. È pensato sia per grandi publisher che per usi privati e familiari, oltre che per presentazioni di eventi e percorsi specifici.
È nata nel 2007 in Israele grazie a un’intuizione del CEO e founder Addy Feuerstein e dal suo socio Tal Yaniv. Nello stesso anno ha ricevuto un primo finanziamento (non si conosce la cifra) da parte di tre angel: Steve Case, divenuto co-founder, Shlomo Nehama e Yossi Vardi. Nel 2008 ha partecipato ad un programma che ha portato quindici startup israeliane in California. La sede attuale è a Tel Aviv. Nonostante la piattaforma sia usata da diverse centinaia di migliaia di utenti, le notizie in rete che la riguardano sono assai poche e scarne.
Quanto costa: È possibile richiedere via mail una demo per accedere al servizio. Non sono però esplicitati i costi relativi all’utilizzo di questa piattaforma.
Chi lo usa: Oltre al numero rilevante di utenti registrati, i tre esempi che mostrano l’utilizzo di AllofMe riguardano tre realtà differenti: MyHeritage.com, Wibiya e Ynet.
5) Bee Docs
BeeDocs è un programma per sviluppare timeline 3D dei progetti sul proprio pc. È scaricabile solo da apple store essendo dedicato ai seguaci della mela morsicata. È uno strumento diverso da quelli precedenti perché l’interfaccia è costruita per garantire diversi tipi di esperienza. Si ampia, in questo senso, la gamma di possibilità per l’utente che, oltre alle classiche timeline, può creare classifiche interattive, alberi di famiglia, sviluppare narrazioni fiction o percorsi business seguendo andamento dei vari progetti nel tempo. Uno strumento da redazione.
È un’azienda pioniera del settore: è stata creata nel 2002 a Seattle. Il programma dedicato alle timeline, invece, ha visto la luce nel 2004 ma gli aggiornamenti frequenti ( 5 versioni) non mostrano affatto la sua età reale. Adam Behringer, founder e CEO, ha creato BeeDocs seguendo 4 regole: essere al servizio dell’utente e non della tecnologia, ispirarsi per il design alla natura, sviluppare storie che potessero essere lo specchio degli autori, tenere ben in mente l’eleganza del cinema. Nel 2014 ha fondato BeeWorks che sviluppa accessori per supporti audio e video.
Quanto costa: Il download del programma non ha nessun costo ma per esportare i vari progetti, una volta completati, è necessario procedere all’acquisto. E comunque possibile salvare i progetti e organizzare le proprie timeline.
Chi lo usa: Non è una piattaforma pubblica ma uno strumento per giornalisti che si occupano di scrivere reportage e long stories. Permette di organizzare in maniera molto efficace tutto il materiale di un progetto.
6) Timeglider
Timeglider è un’applicazione online per creare efficaci timeline. L’utente può distribuire i vari contenuti sulla linea del tempo con semplici azioni di drag and drop. Altrettanto intuitivo e l’opzione zoom che permette una maggiore concentrazione del lettore su un evento specifico. L’interfaccia è meno curato di Tiki-Toki o Timeline Js ma permette ugualmente di ottenere risultati soddisfacenti.
Lo strumento è stato sviluppato da tre americani e ha sede nell’Idaho. L’idea risale al 2003 ma ha trovato concreto sviluppo solo 8 anni dopo, quando Micheal Richardson ha trovato due partner con i quali svilupparla: Will Reilly e Justin Kuntz.
Quanto costa: L’applicazione prevede un uso gratuito in ambito educational, sia per studenti che per educatori. Per il resto degli utenti è necessario sottoscrivere un abbonamento che, in ogni caso, non ha costi impossibili (dai 5 a i 24 dollari al mese).
Chi lo usa: Hanno costruito timeline con Timeglider grandi aziende com la Nasa e Boeing ma anche teste editoriali di primissimo piano come Wired.
7) Timerime
Timerine è una piattaforma online che permette di creare, comparare e condividere informazioni e fatti attraverso delle timeline. Storie che sono state raccontate sia da singoli utenti registrati che da aziende private o enti pubblici. Le materie sono le più disparate: da temi scientifici a quelli storici, da biografie di grandi autori a eventi che hanno segnato il corso dei secoli precedenti. Ogni utente può inserire elementi caratterizzati da testi, musiche, video di youtube, trailer di film.
Una delle caratteristiche principali di Timerime è quella di creare delle vere community. Le varie timeline create infatti possono essere verificate, integrate anche da altri utenti in una prospettiva open. È stata fondata nel 2013 a Rotterdam, in Olanda. Non ci sono notizie riguarda a round di finanziamento ricevuti fino ad ora.
Quanto costa: La formula proposta è quella freemium. Basterà creare un proprio account, anche tramite i social, per iniziare a creare la prima timeline. Per un uso professionale è possibile abbonarsi a piani specifici che forniscono servizi diversi e personalizzabili.
Chi lo usa: Oltre a numerose community di utenti ci sono numerosi enti che hanno deciso di servirsi di timerine: dalla London University al Dutch Ministry of Health, Welfare and Sports, ma anche enti americani come la RockLibrary o lo Smithsonian Institution.
Gli altri capitoli
1) 8 strumenti per creare storie lunghe e immersive
2) 7 tool per creare velocemente video (e animazioni) professionali
3) I migliori tool per creare mappe (geografiche) digitali