Aurora, startup americana di veicoli a guida autonoma, ha annunciato di aver concluso un ingente round di finanziamento da oltre 530 milioni di dollari a cui ha partecipato anche Amazon
Il colosso statunitense Amazon continua a investire sulle tecnologie per la guida autonoma. La creatura del miliardario Jeff Bezos ha infatti effettuato un investimento nella startup Aurora partecipando a una raccolta di finanziamenti da oltre 530 milioni di dollari.
Il primo annuncio è stato dato attraverso un tweet sull’account ufficiale @aurora_inno, con un successivo rimando a un post su medium.com.
Assisteremo dunque a una futura produzione di auto a guida autonoma a marchio Amazon? Stiamo a vedere.
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Aurora e la cordata di investitori
Aurora, startup americana specializzata in guida autonoma, ha annunciato giovedì scorso di aver raccolto 530 milioni di dollari, compresa una parte significativa del gigante Amazon. Questo round, guidato dal fondo di investimento tecnologico Sequoia, ha portato la valutazione di Aurora a più di 2,5 miliardi di dollari.
Guidata da Chris Urmson, Aurora ha dichiarato che della cordata di investitori, oltre al colosso fondato da Jeff Bezos fanno parte anche operatori del venture capital molto noti negli Stati Uniti come Sequoia Capital, Lightspeed Venture Partners, Geodesic Capital e Reinvent Capital, nonché il braccio di investimenti alternativi della Shell e alcuni fondi gestiti dal colosso del risparmio gestito T.Rowe Price.
La startup è stata fondata nel 2016 da Chris Urmson, Drew Bagnell e Sterling Anderson, si propone la missione di applicare all’ingegneria automobilistica il machine learning al fine di cogliere una delle opportunità più impegnative, importanti e interessanti della nostra generazione: trasformare il modo in cui le persone e le merci si muovono.
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Aurora ha raccolto finora un totale di 620 milioni di dollari e la sua valutazione supererebbe ormai i 2 miliardi di dollari. Niente male per una società nata da meno di tre anni.
Urmson si è detto soddisfatto che Amzon stia investendo in Aurora. “E’ importante che una grande azienda tecnologica come Amazon, che guarda con attenzione alle implicazioni della logistica e degli spostamenti delle merci”.
A sua volta, Amazon ha spiegato così l’investimento: “Cerchiamo sempre di investire in società innovative e ossessionate dai clienti e Aurora è proprio questo. La tecnologia autonoma ha il potenziale per contribuire a rendere più sicuri e produttivi i lavori dei nostri dipendenti e partner”.
Aurora e i test tra California e Pennsylvania
La startup, valutata più di 2 miliardi di dollari, potrà ora migliorare le sue capacità competitive. Aurora sta al momento conducendo le sue sperimentazioni tra la California e la Pennsylvania grazie a una flotta di 10 vetture fornite dalla Volkswagen e dalla Hyundai sulla base di accordi che hanno messo ancor più in luce le sue attività. Subito dopo le intese con i due gruppi automobilistici è stato infatti chiuso un ulteriore round di raccolta fondi da 90 milioni di dollari circa.
La società è nata solo nel 2016, ma i suoi fondatori hanno una vasta esperienza nel campo della guida autonoma: l’amministratore delegato Chris Urmson è l’ex responsabile tecnologico della Waymo, il responsabile prodotti Sterling Anderson ha guidato la progettazione e il lancio della Tesla Model X e il chief technology officer Drew Bagnell ha contribuito a creare l’Advanced Technology Center della Uber.