Lo riferisce Bloomberg. Apple ha comprato un’azienda finalndese, Indoor.io, per ridurre il gap con Google e iniziare a mappare il mondo. Le nuove funzionalità in cantiere vedranno la luce a partire dal 2017.
Secondo Bloomberg, Apple vuole sfidare Google nella mappatura digitale del mondo. O almeno sta cercando di ridurre la distanza che oggi esiste tra le due aziende. Per farlo ha deciso di seguire due strade: da una parte usando i droni e dialogando con la Federal Aviation Administration, l’ente governativo che regola le licenze di volo; dall’altra allargando il team di esperti. Prima mossa? L’acquisizione, senza particolari clamori, di un’azienda finlandese, Indoor.io, specializzata nella mappatura digitale.
I droni per mappare strade e traffico
Sempre secondo Bloomberg, l’azienda di Cupertino userà i droni per raccogliere dati e informazioni sfruttando metodi più rapidi rispetto alle tecnologie, su ruote, che attualmente utilizza. Tutto quello che verrà raccolto sarà poi analizzato e trasformato in modelli da esperti di robotica e ingegneri informatici. Tra i primi obiettivi ci sarebbe quello di migliorare i servizi per gli automobilisti, monitorando strade, avvisi e cartelli, e le modifiche al traffico a causa di cantieri e lavori.
L’acquisto di Indoor.io
Ma una parte di questo lavoro sarà dedicato anche a chi viaggia. Apple ha in cantiere nuove funzionalità per migliorare le esperienze all’interno di luoghi chiusi come musei e aeroporti. Saranno ervizi dedicati a chi, per lavoro o diletto, si trova ad attraversare spazi pubblici sconosciuti e in cui fatica a orientarsi. Per farlo ha acquisito un’azienda finlandese, Indoor.io, che in questo campo ha acquisito un’esperienza internazionale.
È un percorso che Apple ha iniziato nel 2013 con l’acquisizione di una startup, WiFiSlam, che si occupava di geo-localizzaione, sensori di pressione, bluetooth, navigazione WiFi. Metodi innovativi che poi sono stati adattati ai device della Apple e in particolare agli iPhone. Le prime novità, sempre secondo Bloomberg, sono attese per il 2017. La guerra a Google è già partita.