E’ l’ultima intuizione dell’ing. Mario Palazzetti (già inventore dell’ABS) si chiama Biostopper, un dispositivo che ci consentirà di mangiare tranquillamente nei locali senza l’ansia del contagio: perché crea una barriera biologica per frenare il virus. Attualmente in fase di test al Politecnico di Torino
Biostopper: è un dispositivo che ci farà stare più rilassati al ristorante e piacerà ai ristoratori, ha raccontato nella scorsa puntata di Report il giornalista Sigfrido Ranucci, introducendo in anteprima l’invenzione brevettata dall’ingegner Mario Palazzetti, che nel suo curriculum vanta anche la creazione del sistema frenante Abs (all’epoca era progettista del centro ricerche Fiat, e brevettò il miracoloso sistema di frenata che salva ogni giorno migliaia di vite, poi ceduto alla Bosh).
L’isolamento biologico tra le persone allo stesso tavolo
L’idea – spiega alle telecamere del programma d’inchiesta di RaiTre l’ing. Palazzetti ricostruendo il processo creativo originato dall’emergenza Covid – è stata quella di trovare un aggeggio da posizionare in mezzo al tavolo, perché creasse una barriera biologica tra i commensali (ma l’applicazione può estendersi a qualsivoglia spazio chiuso frequentato da più persone a distanza ravvicinata, dall’ufficio al bar). Tale cioè da creare un isolamento biologico tra le persone sedute allo stesso tavolo, paragonabile, “a una distanza maggiorata”. E senza ricorrere al plexiglass o altre barriere materiali.
I test del prototipo al Politecnico di Torino
La trasmissione d’inchiesta giornalistica Report ha avuto un ruolo centrale nella storia di Bioupper, è stata il link tra due eccellenze: ha infatti messo in contatto l’ing Ranucci con il Politecnico perché l’idea prendesse forma.
Presto fatto perché in questo momento l’invenzione è in fase di test presso il centro di ricerca del Politecnico di Torino. Secondo il rettore Guido Saracco, Biostopper è una trovata: economica da produrre e versatile, inoltre è risolutiva non solo per locali e ristoranti ma anche per gli uffici e il mondo del lavoro. Ad oggi è in fase di test presso i laboratori dell’ateneo, dove i ricercatori stanno simulando le condizioni del mondo reale per provare sul campo l’efficacia della soluzione.
Marco Simonetti, docente di fisica tecnica ambientale al Politecnico, ha raccontato quali saranno i prossimi step necessari per perfezionare il prototipo pronto all’uso: il Biostopper ideato da Palazzetti, infatti, isola biologicamente ogni individuo creando intorno a lui un vortice, che induce le particelle emesse da ciascuno di noi semplicemente parlando a ricadere in prossimità del nostro corpo, senza invadere lo spazio di chi ci è seduto di fronte. I test eseguiti finora tengono in considerazione proprio le particelle proiettate alla distanza maggiore, che la barriera del biostopper dovrebbe contrastare. Per il momento si procede per gradi e aggiustamenti progressivi, così da raggiungere il risultato sperato.
L’auguro è che la geniale invenzione dopo la perfettibilità del prototipo, possa quanto prima essere realizzata a livello industriale e quindi messo in commercio per frenare il virus.
La trasmissione Report l’ 8 giugno ha mandato in onda il servizio completo su Biostopper, ecco il link su Rai Play.