La U.S. Navy ha presentato un nuovo prototipo di casco per migliorare le prestazioni dei suoi soldati e la comunicazione con i vertici militari. Si ispira ad Iron Man, sfruttando tutte le possibilità offerte dalla realtà aumentata
La marina militare degli Stati Uniti sta lavorando ad un casco che, in un prossimo futuro, potrebbe migliorare la vita, e le operazioni belliche, di soldati e sommozzatori. Chiamato DAVD (Divers Augmented Vision Display), permetterà ai sub di avere una visione di tutto quello che sta loro intorno. Ovvero avranno la possibilità di sfruttare una vista a 360° e di raccontare, nella maniera più esaustiva possibile, l’ambiente che andranno ad esplorare. Come se si trovassero all’interno di un videogioco.
Un casco degno di Iron Man
«Daremo ai nostri ragazzi delle capacità degne di un film. Simili a quelle di Iron Man». Così lo ha definito Dennis Gallagher, uno dei progettisti che si è occupato di seguirne l’evoluzione e la messa a punto. Il punto nodale di questa innovazione è un head-up display, un visore che non obbliga a spostare la vista per “vedere” ciò che sta tutt’intorno, collocato direttamente all’interno dell’elmetto.
In questo modo i vertici militari potranno comunicare con i loro uomini in tempo reale, con grande efficacia e limitando i ritardi
Solitamente, infatti, questa tecnologia è realizzata con un collegamento esterno: «In questo modo, invece, hai tutto quello che ti serve già dentro al casco». Si cercherà cioè di dare molte più informazioni a chi dovrà portare a termine determinate missioni, muovendosi in luoghi sconosciuti
Dati, informazioni e realtà aumentata
I marinai che li indosseranno saranno in grado di conoscere l´ambiente attraverso la mole di dati che, di volta in volta, e a secondo della necessità, compariranno sullo schermo installato sulla visiera. Su questo display, grazie a un sonar, verranno segnalate, ad esempio, la posizione dell´utente e quella della nave più vicina.
Ma ci sarà anche la possibilità di ricevere e leggere messaggi o vedere fotografie e video. Con la realtà aumentata.
Un prototipo in via di miglioramento
Questo annuncio è il primo passo di un percorso che si prospetta ancora piuttosto lungo. Il casco, in questo momento, è poco più che un prototipo. Ma nei desideri dei ricercatori americani potrebbe rivelarsi uno strumento fondamentale in operazioni di salvataggio, esplorazione e altre situazioni critiche. Anche in terraferma. In più non si esclude anche una finalità più commerciale e destinata ad uso privato.