Scritto da Jason Horowitz, con le fotografie di Fabio Bucciarelli
Nomi, volti, ricordi e dolore. Il necrologio di Bergamo, forse la città e la provincia più colpite dal coronavirus in Lombardia, è stato pubblicato in un dispaccio del New York Times (NYT), scritto da Jason Horowitz: un lungo reportage che racconta la vita in un comune flagellato dal Covid 19, perché tutto il mondo conosca il dramma quotidiano vissuto da una città e da un’intera nazione che ancora fanno i conti con l’emergenza pandemia. “We Take the Dead From Morning Till Night “, questo è il titolo dell’articolo sui giorni più difficili per Bergamo, in questo tragico marzo.
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NYT: le immagini più delle parole
Come spesso accade quanto si parla del NYT, l’importanza delle immagini spesso supera quella delle parole. Le foto scattate in questo long form sono di Fabio Bucciarelli, professionista pluripremiato e con una lunga esperienza negli scenari di guerra. Senza bombe o caccia, quella che sta colpendo l’Italia e il mondo ha e avrà gli effetti di un conflitto. Le istantanee sono la testimonianza più cruda di come si lavora nelle terapie intensive, degli sguardi dei famigliari quando vedono l’ambulanza portare in ospedale un proprio caro. Quella maledetta fame di ossigeno di cui tutti parlano si legge negli occhi dei pazienti.
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Dopo la Cina l’Italia è stato il primo paese a far i conti con l’epidemia. Da quel venerdì di febbraio, quando venne battuta la notizia del primo contagiato a Codogno, la penisola ha cambiato radicalmente le proprie abitudini per scongiurare una catastrofe sanitaria. Bergamo, dicevamo, è ancora oggi una delle zone più sotto osservazione dai medici. Il deputato Daniele Belotti l’ha testimoniato qualche giorno fa in un toccante discorso alla Camera. «Non sappiamo più dove portare i morti – le sue parole rotte dal pianto – ma non sappiamo più dove portare i malati».