La missione dell’ESA è stata posticipata al 2022. Tra i motivi del rinvio l’emergenza Covid 19
Non sono saltati soltanto i più grandi eventi legati alla tecnologia, le fiere, i campionati di calcio (forse anche le Olimpiadi?). A subire le conseguenze dell’emergenza globale dovuta al coronavirus c’è anche l’industria aerospaziale. L’European Space Agency (ESA) ha comunicato oggi che la missione per spedire il rover ExoMars su Marte è stata posticipata al 2022. Tra i motivi di questa decisione, stando a quanto ha detto Jan Wörner, direttore generale dell’ESA, c’è anche la pandemia in corso. «In questa situazione – ha dichiarato – vediamo che il coronavirus ha anche un impatto sulla preparazione. Perché le persone provenienti da diversi luoghi dell’industria in Russia, in Italia e in Francia non possono muoversi facilmente come in passato».
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Rover, è soltanto un arrivederci
Di questi tempi, il sogno di raggiungere Marte non può che essere accantonato. Tra le altre motivazioni che hanno spinto l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a posticipare il lancio del rover vanno ricordati i necessari test sui paracadute e non c’è abbastanza tempo per fare tutto il lavoro prima del lancio che era previsto tra luglio e agosto.
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In giorni in cui è difficile distrarsi vista l’emergenza coronavirus, vi abbiamo comunque raccontato storie che ci proiettano nell’esplorazione spaziale. Pochi giorni fa la NASA ha annunciato il nome del nuovo Mars Rover, Perseverance, scelto da un ragazzino di 13 anni; intanto è ancora aperto un contest internazionale per progettare una città su Marte. A lanciarlo è stata la Mars Society, un’organizzazione tra i cui sostenitori compare anche Elon Musk, il visionario sudafricano che sogna un futuro interplanetario per l’umanità. Ma, ad oggi, c’è soltanto una condizione necessaria perché tutto questo possa accadere: restare a casa per fermare il contagio e tornare alla normalità.