Scuderia Ferrari e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) hanno presentato il nuovo ventilatore polmonare portatile e low cost: utile per essere utilizzato negli ospedali di tutto il mondo impegnati nella lotta al Covid-19. Si tratta di un progetto “open source” aperto a chiunque lo volesse produrre localmente
Si chiama FI5 ed è il nuovo strumento per la ventilazione polmonare che la Ferrari ha progettato per combattere l’emergenza Coronavirus. La scuderia Ferrari lo ha presentato ieri 13 maggio dopo averlo sviluppato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, un’unione di competenze e tecnologie per realizzare uno strumento che potrà essere impiegato dalle strutture ospedaliere per trattare i pazienti con le complicanze più gravi da Covid-19.
L’apparecchio è in grado di ottimizzare il consumo di ossigeno e può essere prodotto in serie utilizzando materiali di facile reperibilità così da avere costi inferiori rispetto agli apparati attualmente in commercio. “Già alcune aziende italiane e straniere in Messico e USA hanno contattato Ferrari e IIT per procedere alla certificazione e alla distribuzione”.
F15, un progetto Open Source
Il progetto è stato identificato con il codice FI5: le lettere sono le iniziali della casa di Maranello, dell’Istituto genovese e del numero di settimane che ci sono volute per arrivare all’accensione del prototipo, realizzato partendo da un foglio bianco. Il progetto FI5 si affianca così alle varie iniziative messe in atto dalla Ferrari, come le già raccontate produzioni di valvole per respiratori polmonari e i finanziamenti diretti al territorio modenese. L’FI5 è stato progettato per essere affidabile, versatile, facile da usare e da assemblare, in grado di ottimizzare il consumo di ossigeno e di essere prodotto in serie utilizzando materiali di facile reperibilità così da avere un costo di gran lunga inferiore a quello dei ventilatori polmonari attualmente sul mercato. Particolare fondamentale: le specifiche tecniche, i disegni, il firmware, il software e la lista componenti sono a disposizione come progetto “open source” cioè aperto a chiunque lo volesse produrre localmente.
Il primo prototipo è stato assemblato la scorsa settimana
IiT, connesso con tutti i centri di ricerca europei, veicolerà il progetto sulla rete Dih-Hero dedicata alle tecnologie robotiche in sanità. Il gruppo di lavoro della Scuderia – guidato da Simone Resta, Head of Chassis Engineering, e da Corrado Onorato, F1 Innovation Manager, che si sono avvalsi anche del supporto di un team trasversale fra Gestione Sportiva e GT – e quello dell’Iit, che ha messo in campo una squadra ricercatori e ingegneri coordinati da Marco Maggiali, Facility Coordinator Icub Tech e da Andrea Pagnin, research manager di IiT, hanno inizialmente definito una serie di requisiti essenziali, delineati grazie all’esperienza sul campo raccolta in varie strutture ospedaliere come l’Ospedale Niguarda di Milano e l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Inoltre, prezioso è stato il supporto del Gruppo Camozzi, che ha avuto un ruolo chiave nella scelta di alcuni componenti fondamentali, effettuando anche esperimenti specifici sui propri prodotti per poter fornire dati utili per i modelli di simulazione. Il primo prototipo è stato assemblato la scorsa settimana presso la sede dell’IiT a Genova ed è stato sottoposto a tutti i test di funzionamento, superati brillantemente.
Progettato in appena 5 settimane
“C’è una sfida che non vogliamo perdere ed è quella contro il COVID-19” afferma Mattia Binotto, Managing Director Gestione Sportiva e Team Pri e Team Principal della Scuderia Ferrari Mission Winnow. “FI5 è il contributo che abbiamo voluto dare come Scuderia, mettendo in campo non soltanto le caratteristiche precipue del DNA di un team di Formula 1 ma soprattutto quelle che rendono la Ferrari qualcosa di speciale: passione, creatività e voglia di migliorarsi. Portare a compimento questo progetto è stata un’esperienza non soltanto molto stimolante ma anche davvero gratificante per tutti i nostri collaboratori che hanno lavorato fianco a fianco con i colleghi dell’IIT e con gli altri partner. Sono iniziative come queste che fanno di #essereFerrari non uno slogan ma un tratto distintivo della nostra identità”.
“Durante i giorni più drammatici dell’emergenza Covid-19, di fronte alla necessità di ventilatori, con IIT è nata l’idea di realizzare un dispositivo portatile da mettere rapidamente e a disposizione di tutti” sostiene Antonello Forgione, medico dell’ospedale Niguarda di Milano.
“Nell’arco di poche ore gli ingegneri di IIT hanno coinvolto Ferrari per impostare un progetto innovativo che prendesse in considerazione alcuni aspetti sulla meccanica dei fluidi di cui il team di Maranello è maestro. Dopo 5 settimane, nasce FI5 un dispositivo che può entrare, dopo i necessari percorsi di certificazione nazionali, negli ospedali di tutto il mondo. Possiamo consegnare gratuitamente al mondo intero una macchina innovativa per utilizzo, efficace, avanzata ma anche sicura e durevole, e mi verrebbe da dire il primo ’Ventilatore da Corsa”.