Utile per evitare di mettere le mani nei luoghi più sporchi: le maniglie o i pulsanti di bancomat e ascensori
La fase 2 è iniziata da poco, ma gli accorgimenti per contenere la diffusione del COVID-19 restano, e mai come ora sono fondamentali: indossare sempre la mascherina quando si esce di casa, lavarsi spesso le mani, usare i guanti quando si toccano oggetti esterni. E’ proprio su questo punto che Handy dà (è proprio il caso di dirlo) una mano: si tratta di un multitool open source ideato da Matteo Zallio, giovane ricercatore italiano presso l’Università di Stanford.
Laureatosi in Architettura all’Università di Genova, dove ha anche conseguito un Dottorato di Ricerca, il giovane talento si è poi trasferito a Dublino, seguendo un Post Doc alla Technological University. Un percorso che, infine, l’ha portato ad una delle più prestigiose università americane grazie ad una borsa di studio: è qui che Matteo, negli ultimi mesi, si è dedicato ad una soluzione concreta per aiutare le persone durante l’emergenza Coronavirus.
Come nasce l’idea di Handy?
Handy nasce da una mia constatazione personale durante il lock-down: ho notato che le persone hanno cambiato il modo di interagire con gli oggetti nello spazio pubblico. Parlo, per esempio, di maniglie delle porte dei negozi e delle auto, ma anche di ATM e di tasti negli ascensori: la maggior parte di noi cerca di evitare il contatto con questi oggetti potenzialmente pericolosi. In molti si ingegnano come possono, usando guanti, fazzoletti e addirittura i piedi, ma finora non sono emerse soluzioni efficaci per limitare il contatto delle mani con certi oggetti contaminati.
Dall’idea alla sua realizzazione: di che cosa si tratta esattamente?
Handy è un oggetto che apre le porte al posto tuo: è molto facile da portare con sé, ergonomico (con il suo design che accoglie due dita di varie dimensioni e limita la torsione della mano durante l’apertura della porta) e può essere utilizzato da mancini e destrorsi.
Come viene prodotto?
Attraverso una stampante 3D, anche a casa o tramite i vari servizi on line che spediscono oggetti stampati in 3D a domicilio. Il prodotto viene creato tramite un taglio laser oppure costruito fai-da-te a casa utilizzando creatività, materiali di riciclo e, perché no, coinvolgendo i propri figli. (Qui si può scaricare gratis il file per la stampa 3D e le istruzioni per la costruzione fai-da-te). Il prodotto inoltre è estremamente customizzabile: può essere personalizzato scegliendo il colore e il materiale, per esempio, ed è semplice da sanificare. Basta pulirlo con un gel disinfettante ed è pronto per essere riutilizzato.
E qui viene bello: il tool è accessibile a tutti.
Esattamente, Handy è un open source, disponibile per tutti e già condiviso nella community senza scopo di lucro. Attualmente il file di stampa è stato scaricato da centinaia di persone, ed è sempre più richiesto. Ovviamente non si tratta della soluzione definitiva al COVID-19 ma, in previsione di un ritorno alla vita fuori casa, ci può aiutare concretamente a prevenire il contatto con varie superfici tramite un semplice oggetto personale e, soprattutto, open source.
In una fase ancora incerta all’interno di una pandemia senza precedenti, un tool disponibile per tutti e facile da utilizzare forse non cambierà le sorti del mondo, ma sicuramente lancia un messaggio forte e chiaro per chi vuole coglierlo: che a volte le intuizioni possono realizzarsi velocemente. Basta iniziare. E dare loro una forma.