Microsoft è l’ultima in ordine di tempo tra le grandi compagnie hi-tech ad aver annunciato un programma per il digital farming
Microsoft entra nel mondo dell’agricoltura, digitale. La società di Redmond ha infatti annunciato che Azure, la sua piattaforma cloud lanciata nel 2010, sarà utilizzata per implementare FarmBeats.
Si tratta di un progetto nato per supportare il lavoro di milioni di agricoltori. Attraverso l’utilizzo di sensori Iot in campo ed informazioni provenienti da un gran numero di fonti, come satelliti, droni, centraline meteo e altro ancora, la piattaforma fornisce all’agricoltore consigli su come gestire al meglio le culture.
Ad occuparsi del progetto è stato Bill Gates in persona che ha visitato l’azienda agricola Dancing Crow Farm, nello stato di Washington, a pochi chilometri da Seattle, dove tutte le tecnologie messe a punto da Microsoft saranno testate direttamente in campo.
La piattaforma FarmBeats è aperta a tutti gli sviluppatori che vorranno creare applicativi sfruttando le potenzialità di calcolo di Azure. In questo modo, è l’obiettivo di Bill Gates, gli agricoltori di tutto il mondo (e soprattutto quelli nei Paesi in via di sviluppo) avranno strumenti tecnologicamente avanzati, ma semplici da utilizzare e a basso costo, per rendere ancora più efficace il proprio lavoro.
La corsa verso il digital farming
Microsoft è solo l’ultima in ordine di tempo tra le grandi compagnie hi-tech ad aver lanciato soluzioni per l’agricoltura. Ibm già da tempo sta lavorando ad una suite di servizi per le aziende agricole e grazie alla sua piattaforma FoodTrust, basata sulla tecnologia fu blockchain, è tra i principali player che forniscono soluzioni per la tracciabilità digitale.
Ma anche Google ha una propria divisione dedicata all’agricoltura e grazie al suo fondo di investimento GV – Google Venture investe anche in startup AgTech e FoodTech. E Amazon Web Services è attiva da tempo nel fornire soluzioni in cloud per le aziende che sviluppano piattaforme per il digital farming.
D’altronde a livello globale il settore food è il mercato più grande in assoluto, ma anche quello meno sviluppato dal punto di vista tecnologico e digitale. Un mercato potenzialmente molto vasto soprattutto se si pensa alle diverse esigenze di agricoltori e consumatori. Da un lato infatti i farmer sono alla ricerca di soluzioni mobili e a basso costo. Dall’altra i consumatori pretendono con sempre maggiore insistenza di avere informazioni sulla tracciabilità dei prodotti e rassicurazioni sulla sostenibilità ambientale e sociale dei prodotti.