Per la prima volta dopo sei anni e grazie al riflesso della florida economia cinese, il paese più ricco d’Asia scalza la metropoli americana. In Europa si salvano solo Parigi e Londra, gli Stati Uniti restano la meta preferita dai super ricchi ma nessuno cresce come la Cina
Per la prima volta dopo sei anni New York non è la città con il più alto numero di ultra miliardari al mondo. A guardare tutti dall’alto adesso è Hong Kong, che oltre a essere la città più cara al mondo è anche quella che ospita il maggior numero di uomini d’affari con un patrimonio personale di 30 o più milioni di dollari. A rilevare il cambio al vertice è il report 2018 della società di ricerca Wealth-X, che dal 2011 passa in rassegna le mosse degli uomini più ricchi del globo per capire come si muovono i soldi e disegnare la mappa delle città con le maggiori riserve.
La premessa, cruciale per comprendere il tema, è che l’anno scorso i super ricchi sparsi nel mondo sono aumentati di circa il 13% rispetto al 2016, raggiungendo quota 256.000 per un serbatoio di denaro complessivo pari a circa 31,5 trilioni di dollari (cifra a diciotto zeri). Sempre ridotto ma in crescendo, il numero di donne che vantano un conto in banca da capogiro: sono poco meno di 35.000 per una quota del 13,7% (la più alta degli ultimi sette anni).
Grazie a un incremento superiore al 30%, con i suoi 10.000 tra banchieri, magnati, espatriati, celebrità e nuovi miliardari provenienti dalla vicina Cina, Hong Kong scalza New York, che conta su 8.900 uomini immuni dalle preoccupazioni legate al futuro (almeno a livello economico). A favorire l’ascesa della regione amministrativa cinese nell’estremo sud-est del paese sono stati la spinta del mercato azionario in netta espansione e i riflessi dell’accelerazione economica della Cina che, considerando la facilità con cui produce nuovi ricchi, è destinata in futuro a dominare la scena. Se nel complesso, per ora, agli Stati Uniti restano il paese preferito dei super ricchi, la regione asiatica sta bruciando le tappe e recuperando velocemente terreno; i ricercatori di Wealth-X evidenziano, infatti, come nel giro di un anno gli ultra ricchi residenti nel continente siano aumentati del 20%.
Nella graduatoria delle città con più denari dietro New York, che ha fatto registrare l’indice di crescita di ultra miliardari più bassa tra le mete inserite nella top ten, c’è Tokyo con 6.800 fortunati, seguita da Los Angeles (5.300), Parigi (quinta e prima metropoli europea con 4.000 super ricchi) che supera Londra (3.800) in virtù dell’arrivo di nuovi facoltosi residenti e dell’effetto Brexit che, sul fronte economico e commerciale, pesa tanto sul presente e sul futuro della capitale inglese (molte le grandi aziende che hanno già trasferito o hanno programmato di spostare il proprio quartier generale in un altro paese dell’Unione Europea). A chiudere l’elenco ci sono Chicago, San Francisco, Washington e Osaka.
Come in voga orma da qualche anno, anche nel futuro prossimo continuerà a emergere una forbice sempre più netta tra una maggioranza di persone che possiedono poco o nulla e la ristretta cerchia degli eletti che concentrano nelle proprie mani la quasi totalità della ricchezza mondiale. Secondo l’analisi di Wealth-X, entro il 2022 gli ultra ricchi saliranno a quota 360.390, con un aumento di circa 105.000 miliardari, mentre le stime sulle risorse a loro disposizione parlano di una cifra vicina ai 45 trilioni di dollari, con una crescita superiore ai 12 trilioni di dollari.