Nata a Vicenza nel 2017, l’azienda di Manuel Zanella e Juan De la Coba ha conosciuto una grande crescita e ora assicura il suo servizio molto vantaggioso per le aziende in 165 paesi
Macchinari industriali, sistemi di sicurezza, elettrodomestici. Oggi tutto può essere connesso. Ma qualcuno si era mai posto il problema di pensare a una tariffa in grado di rendere conveniente per le tasche di tutti il cosiddetto Internet of things? Ci ha pensato Manuel Zanella, imprenditore vicentino, che con le sue startup della telefonia Zero Mobile e Chatsim (avevamo raccontato la sua storia qui) aveva già dimostrato la sua abilità nell’individuare un vuoto di mercato da riempire con un’idea innovativa. Questa è la volta di Things Mobile, il primo operatore mobile globale dedicato ai dispositivi dell’Internet of things (IoT) e Machine to machine (M2M) che non si basa sul wi-fi ma su specifiche schede Sim.
Un’idea a sostegno dell’industria 4.0
Ad aiutare Zanella in questo progetto il suo socio Juan De la Coba. Da quando è stata fondata nel 2017, la startup ha registrato una crescita del 30% ogni mese grazie a una rete di oltre 5 mila aziende clienti a cui si aggiungono i privati. «Confrontandoci con le aziende – spiega Zanella – ci siamo accorti che avevano l’esigenza di connettere tra loro le macchine nelle loro Smart factory. E di farlo in maniera sicura. Da qui la scelta di puntare sulle sim card, più affidabili del wifi perché in grado di sfruttare la connettività multirete. In breve le nostre schede si collegano automaticamente all’operatore con il miglior segnale disponibile».
A trarre vantaggio da Things Mobile, quindi, sono soprattutto le piccole e medie imprese che operano in diversi settori. Le schede servono anche per raccogliere dati preziosi per il business oltre al fatto che consentono una riduzione dei costi e un minor consumo di energia. Le applicazioni del servizio possono essere davvero numerose: si possono tracciare camion, taxi, capi di bestiame, monitorare la temperatura nelle serre. In alcune città italiane e a Berlino, le sim sono incorporate in diverse colonnine di ricarica per auto elettriche.
Un mercato internazionale
Il mercato di Things Mobile non è solo italiano perché la copertura del servizio è garantita in 165 paesi. Grazie al roaminge attraverso accordi con 350 operatori Things Mobile funziona davvero in tutto il mondo. Thing Mobile sfrutta una tariffa Unlimited in oltre 100 Paesi del mondo che prevede la spesa di 10 euro per 30 giorni, con la possibilità di scambiare fra i dispositivi una quantità di dati senza limiti.
Il futuro di Things Mobile
La startup, che nel 2017 ha chiuso un round di finanziamento da 250 mila euro, può contare su un capitale di 4 milioni grazie al sostegno di investitori importanti come la società Angelsim Sarl e la stessa Zeromobile. «Puntiamo a connettere nei prossimi anni milioni di dispositivi IoT in tutto il pianeta. La tecnologia 5G accelererà questa rivoluzione – conclude Zanella.