Ora Enea vuole estendere il modello di città smart e sostenibile a livello nazionale
Una città intelligente dove la tecnologia può aiutarci a gestire il flusso del traffico, limitare l’inquinamento, aumentare l’efficienza energetica dei nostri edifici e semplificare il rapporto tra amministrazione pubblica e cittadini, offrendo a quest’ultimi servizi più efficienti e, in assoluto, una migliore qualità della vita.
Questo, in sintesi, l’obiettivo del progetto ES-PA – Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione, realizzato da Enea per la riqualificazione in chiave smart della città di Livorno e il rafforzamento delle competenze degli amministratori pubblici sui temi energetici e ambientali.
L’obiettivo è anche quello di costruire dei modelli replicabili in tutta Italia. Come? Attraverso l’utilizzo di tecnologie come Big Data e Internet of Things: dai lampioni a led intelligenti ai semafori telecontrollati, sensori e telecamere per la gestione del traffico e della sosta dei veicoli ma anche per il controllo dell’allagamento dei sottopassi e il monitoraggio ambientale.
Innovazione a costo zero
«Oltre che nelle strade, i sistemi illuminanti ad altissima efficienza con regolazione del flusso luminoso saranno installati anche nei parchi e nei monumenti», spiega Stefano Pizzuti, responsabile del laboratorio ENEA “Smart Cities and Communities”.
L’intera città sarà connessa così da gestire al meglio le sue risorse energetiche, per monitorare i trasporti, ridurre l’inquinamento, migliorare la governance e il rapporto con i cittadini. «Insieme all’amministrazione comunale – continua Pizzuti – stiamo predisponendo soluzioni che, oltre ai benefici economici e ambientali, avranno un impatto positivo anche sulla vita dei cittadini».
Il tutto, senza costi per il comune di Livorno. Gli investimenti necessari per introdurre le soluzioni tecnologiche concordate tra Enea, Comune e aziende infatti, saranno sostenute interamente dalle imprese stesse. I costi di gestione poi saranno recuperati attraverso i futuri risparmi energetici: basti pensare che i costi di gestione dell’intero sistema smart saranno del 20% inferiori rispetto all’attuale spesa sostenuta dal comune per la sola illuminazione pubblica.
Una vita migliore per i cittadini
Il piano di trasformazione di Livorno in chiave smart prevede anche torrette di ricarica elettrica e per il pronto soccorso, sensori per il controllo dell’allagamento dei sottopassi, riqualificazione delle linee elettriche, sistemi di video sorveglianza wi-fi urbano e fibra ottica.
Nell’ambito del progetto, Enea ha anche sviluppato una piattaforma informatica, chiamata PELL (Public Energy Living La). La piattaforma urbana PELL coordina tutti gli strumenti innovativi e verrà utilizzata per monitorare e misurare le prestazioni dell’intera infrastruttura digitale e migliorare i servizi quando necessario.
Inoltre, Enea attiverà stage di formazione del personale tecnico del comune e contribuirà alla realizzazione dell’Urban Control Center di Livorno per l’accesso alle informazioni e per favorire la comunicazione tra comune e cittadini.
Un modello replicabile
Quello livornese è soltanto il primo modello di smart city su scala urbana realizzato da Enea, che ha intenzione di replicare l’esperienza anche in altre città d’Italia. «Il modello Livorno può essere generalizzato in una policy nazionale che consente di risparmiare risorse energetiche, ambientali ed economiche per dare al cittadino molti più servizi e migliorare la qualità della vita e la sicurezza», spiega Mauro Annunziato, responsabile della divisione Enea “Smart Energy”.
Si stima infatti che gli interventi, consentiranno risparmi energetici totali fino al 70% e un taglio della CO2 di oltre 1.400 tonnellate ogni anno. Per usare le parole dello stesso Annunziato, una “combinazione vincente di innovazione, rispetto per l’ambiente e risparmio economico”.