Nuovo Pro, nuovo Laptop e per la prima volta in Italia anche lo Studio. Redmond punta sull’integrazione hardware e software più servizi, con un’offerta differenziata tra consumer e business
Anno dopo anno, la divisione che produce i PC firmati Microsoft sta mettendo assieme un catalogo di device sempre più nutrito. Anno dopo anno, la compagine italiana dell’azienda di Redmond sta continuando a rimpolpare l’offerta per i clienti del Belpaese: così nel 2019, di fatto, l’intera linea Surface arriva in Italia (mancano praticamente solo le cuffie, che sono pure molto interessanti). Ai Surface Book, Pro, Laptop e Surface Go si unisce ora anche il Surface Studio 2, il maxi-desktop tutto touch che è la risposta Windows al successo pluriennale dell’iMac: un prodotto destinato ai professionisti, che sta in cima al catalogo di Big M che ormai ha una soluzione per quasi qualsiasi necessità dei suoi clienti.
Nuovo Surface Pro e nuovo Laptop
Sembrava che con la quinta versione del 2-in-1 di Microsoft fosse stato cancellato il cardinale dopo il nome, ma ora si torna a parlare di numeri: dunque, dopo il lancio avvenuto lo scorso autunno, debuttano sul mercato italiano i Surface Pro 6 e Surface Laptop 2. Assomigliano moltissimo ai predecessori, cambiano soprattutto sotto il cofano: montano i nuovi processori Intel Core di ottava generazione, fattore non indifferente per aumentare l’autonomia del prodotto e garantire intere giornate di lavoro lontani dalla presa.
Partiamo dal Surface Pro 6: la novità principale sul piano estetico è la nascita di una variante nera per lo chassis in magnesio, molto bella da vedere e apparentemente quasi impermeabile alle ditate. Il design non è cambiato in modo significativo: l’SKU con Core i5 (8250u) è totalmente fanless, quindi è più silenziosa che mai, ma più in generale l’approccio Microsoft con questo dispositivo (che ha lanciato il concetto di 2-in-1) non cambia. Sempre supporto kickstand sul posteriore, comodissimo per lavorare nelle posizioni più disparate, sempre tastiera staccabile con un connettore magnetico proprietario sul lato inferiore, sempre rapporto di forma 3:2 per lo schermo da 12,3 pollici con risoluzione di classe retina.
Il Laptop 2 è un prodotto più tradizionale, ma comunque originale in molte delle sue caratteristiche: la tastiera è ricoperta di Alcantara, per garantire comfort, lo schermo è da 13,5 pollici e resta touch, riesce a raggiungere le 14 ore di autonomia. Anche questo device è stato aggiornato all’ottava generazione di Intel Core, e si può avere con Core i5 o Core i7 e fino a 16GB di RAM.
Prezzi. Decisamente articolato il listino di questi device, che possono montare fino a 16GB di RAM e fino a 1TB di SSD per lo storage: si parte da 1.069 euro per il Surface Pro 6 e da 1.169 il Laptop 2, con attiva una promozione che prevede il 10 per cento di sconto per gli studenti e gli insegnanti. Disponibili subito sul Microsoft Store e nei negozi di elettronica.
Il programma Microsoft Advanced Exchange
Il redesign, come detto, ha riguardato soprattutto l’interno: l’obiettivo primario è aumentare l’autonomia, sempre, perché aumenta gradualmente la percentuale di utenti che lavora per lo più in mobilità e pretende PC capaci di reggere per giornate da 8 o 10 ore tra riunioni, visite al cliente e imprevisti da risolvere in viaggio. Microsoft si sta impegnando seriamente nel seguire queste evoluzioni del mondo del lavoro, e naturalmente punta molto sull’integrazione del suo software (Windows 10, Office) con i suoi servizi cloud (che finiscono sotto l’ombrello Microsoft 365) per offrire esperienze d’uso più sicure e affidabili possibili.
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Anche per questo, da quest’anno la filiale italiana ha avviato un nuovo programma destinato al mondo business: si chiama Microsoft Advanced Exchange, e prevede una serie di servizi aggiuntivi per i professionisti e le aziende che sceglieranno un Surface. Per esempio un modello unico destinato a questa categoria (un Surface Pro 6 con processore Core i5 8350u), e la fornitura in tempi brevissimi di un laptop sostitutivo in caso di problemi. In più, le macchine acquistate sottoscrivendo il programma saranno dotate di Windows 10 Pro.
Finalmente lo Studio
Quello che ha fatto, storicamente, in questo settore Microsoft è stato proporre PC con formati originali (o quantomeno realizzati con dotazione hardware ottima e un’estetica ricercata), così da promuovere la nascita o la crescita di un nuovo filone nel mercato piuttosto stagnante dei personal computer. Lo ha fatto con Surface, di fatto un vero e proprio design inedito, e lo ha fatto in parte anche con il suo Studio: non è la prima volta che vediamo un all-in-one tutto schermo touch (il primo forse era stato il Lenovo IdeaCentre ai tempi del lancio di Windows 8), ma anche in questo caso Microsoft ha cercato di dare un proprio tocco che fosse in grado di fare la differenza.
A Redmond c’è ormai un imponente laboratorio che sviluppa i Surface, e la qualità dello Studio di seconda generazione (chiamiamolo Studio 2) lo dimostra: lo schermo si muove sulla base con la pressione di un solo dito, la cerniera è in grado di reggere fino a 90kg di peso così da poter sopportare anche la pressione dell’utente appoggiato sullo schermo durante il disegno.
Lo schermo stesso poi è un 28 pollici PixelSense (4.500×3000 di risoluzione) pienamente compatibile con Surface Pen e Surface Dial: di fatto è una delle piattaforme più avanzate in circolazione per modellazione 3D, fotoritocco, videomaking e qualsiasi altra attività di produzione multimediale e non solo. Non a caso, l’Accademia di Belle Arti di Roma ha avviato una partnership con Microsoft per adottare il Surface Studio nelle aule multimediali del master in “Linguaggi e Tecniche per il Cinema di Animazione”.
Il prezzo del Surface Studio 2 è proporzionato alla fascia di appartenenza del prodotto: si parte da 4.199 euro, ma parliamo di un dispositivo che monta una GPU Nvidia Geforce, fino a 2TB di storage SSD e 32GB di RAM.