Google ne ha pensata una che nella sua semplicità è geniale, perché risolve una questione fondamentale per gli automobilisti: il parcheggio
Con l’upgrade di Google Maps alla versione 9.44 (solo per Android) gli utenti oltre a tempo di arrivo e distanza, vedranno comparire un nuovo simbolo tra le informazioni della destinazione: una “P”, che sarà di colore blu per le opzioni di parcheggio “Easy” o “Medium”, e rosso in caso di difficoltà a reperirne.
Presto in tempo reale (come Waze)
Gli sviluppatori Android hanno informato che la funzionalità verrà visualizzata solo dagli utenti diretti a spazi pubblici come aeroporti, centri commerciali e ristoranti. E va detto anche che il volume di traffico non è in tempo reale, ma solo un’indicazione di quanto sia facile o difficile, mediamente, trovare parcheggio in quella determinata area. Anche se è facile ipotizzare che dalle parti di Mountain View stiano già pensando a come mettere a reddito i dati di geolocalizzazione dei singoli utilizzatori del servizio Maps per rendere al più presto il servizio realtime. Anche e soprattutto per integrare le funzionalità e la community della piattaforma collaborativa Waze, acquisita da Big G tre anni fa.
Quanto tempo (e soldi) sprechiamo per parcheggiare
La ricerca quotidiana di posti dove parcheggiare l’automobile è una delle cause maggiori della formazione del traffico nelle grandi città. Secondo diversi report, infatti, circa il 30% della congestione stradale dipende proprio dalle persone in cerca di parcheggio. La nuova funzionalità di Google Maps dovrebbe contribuire a ridurre in parte questo problema, poiché se l’automobilista sa di non sprecare 15 minuti del suo tempo per un parcheggio che potrebbe non esserci, probabilmente sceglierà una soluzione di trasporto diversa.
Negli Usa, secondo uno studio, la ricerca di massa di parcheggi fa sprecare ogni anno agli automobilisti circa 1,5 milioni di chilometri e 48 mila litri di carburante.