C’è un prezzo che assomiglia di più a quello dello storico flagship killer. E c’è una dotazione tecnica all’altezza. Basterà per conquistare o riconquistare il pubblico?
È uno strano animale mitico questo OnePlus Nord di cui parliamo oggi, una sorta di chimera se vogliamo: è un prodotto con tanti aspetti in comune con i prodotti di fascia più alta del marchio cinese, con alcune deroghe nella scheda tecnica per contenere i costi, e con un prezzo che potrebbe fare gola a molti visto che il pacchetto complessivo è interessante e comprende pure il 5G. Attenzione però a considerarlo un flagship low-cost, o un flagship killer come un tempo era per antonomasia un OnePlus: Nord è un prodotto molto diverso, pensato e lanciato in una fascia di prezzo che oggi è di fatto quella fascia media del mercato dove in tanti si contendono la palma del vincitore, e dove questo smartphone si inserisce a buon diritto come uno dei contendenti principali.
Non di solo design vive l’uomo
Quando la linea OnePlus 8 è stata lanciata sul mercato, appena qualche mese fa, abbiamo potuto constatare che passo avanti aveva fatto OnePlus per quanto attiene la qualità costruttiva dei suoi terminali. OnePlus 8 è indistinguibile da qualsiasi altro flagship Huawei, Samsung o Apple in circolazione, la cura nella scelta dei materiali e dei colori è stata estrema, e ha alzato l’asticella per le aspettative anche per quanto riguarda questo Nord. Diciamolo subito, se pensavate di avere tra le mani un OnePlus 8 lite siete lontani dalla realtà: OnePlus Nord è un progetto diverso sotto molti aspetti, a partire da materiali e design.
Il design, dunque, di questo Nord: poco originale, a dirla tutta, con lo schema della quad-camera posteriore a semaforo che è già visto e stravisto, compensato da un colore caramelloso (blue marble) che è originale ma è l’unico tocco che lo possa distinguere dalla concorrenza. Le finiture e l’assemblaggio, poi, pur di ottimo livello non sono all’altezza del fratello maggiore: non stiamo parlando di un brutto smartphone, tutt’altro, e ci sono alcuni dettagli importanti come il cursore per suoneria/vibrazione/silenzioso che vengono mantenuti per fortuna anche su questo dispositivo. Ma si percepisce al tatto la differenza, sia nei materiali che nel modo in cui sono accoppiati: resta un buon terminale, ma è giustamente meno raffinato del fratello maggiore.
Anche il frontale è piuttosto anonimo: gode di una bella simmetria, questo va sottolineato, con solo il punch-hole allungato che contiene le due fotocamere frontali a interferire con una geometria che altrimenti sarebbe quasi perfetta. Altro aspetto da sottolineare: lo schermo è piatto senza bordi arrotondati, e questo modifica (in meglio) l’esperienza d’uso. Dopo mesi passati con schermi arrotondati, tornare al piatto restituisce un’esperienza appagante e confortevole: il pannello poi è un AMOLED con refresh a 90Hz, che non ha le qualità cromatiche del pannello visto sul OnePlus 8 ma si difende tutto sommato bene (resta compatibile con HDR10+ e dispone di un buon lettore di impronte integrato).
Ultimi dettagli da segnalare: le misure, dalla diagonale da 6,44 pollici al peso sotto i 185g, lo rendono gradevole da impugnare e da gestire (pur restando un telefono di grandi dimensioni). Mancano porta infrarossi e jack audio, ma questa è di fatto una non-notizia, e l’audio mono viene affidato a un altoparlante integrato sul fondo che è di buona qualità senza far segnare alcuna nota particolare di biasimo o di merito. La batteria è integrata e la sua capacità è di circa 4.100mAh, ma non c’è alcuna certificazione ufficiale per resistenza all’acqua e alla polvere.
Tanta sostanza, pochi svolazzi
Se c’è un aspetto che fa la differenza, usando uno smartphone OnePlus, è proprio la cosiddetta User Experience: l’interfaccia OxygenOS, basata su Android 10 in questo caso e aggiornata alla release 10.5, è tra le migliori in circolazione e ha sempre puntato molto su una ricchezza e una completezza delle funzioni commisurate alle performance del dispositivo. Va da sé che se un device monta ogni anno il più potente processore in commercio, quest’anno lo Snapdragon 865, è un compito semplice: come si traduce questo stesso tipo d’esperienza nella fascia media del mercato, in un telefono che deve costare meno e che deve garantire però la stessa fluidità e flessibilità?
Qualcomm quest’anno è giunta in soccorso di OnePlus (e di altri) con il lancio del nuovo Snapdragon 765G: GPU a parte, si tratta nei fatti di un processore che è il fratello minore dell’865, e riesce a tener testa a quel tipo di performance che una interfaccia complessa come OxygenOS pretende, coadiuvata pure da una bella dotazione di RAM (si parte da 8 fino a 12GB) e di storage (da 128 a 256GB: ma occhio, non sono espandibili). Difficile mettere in difficoltà il OnePlus Nord: la differenza più significativa rispetto ai modelli con l’865 è nel passaggio da un’app all’altra, lì si vede qualche differenza in termini di reattività, ma per il resto è un’esperienza assimilabile a quella del modello superiore. Anzi, l’autonomia si giova di questo Snapdragon 765: è eccellente, e questo non guasta visto il pubblico potenziale del OnePlus Nord.
Anche la costruzione della sezione fotocamere è essenziale (in senso buono): la scelta di puntare su un sensore sperimentato per la fotocamera posteriore, il Sony IMX586, equivale a dire che gli scatti saranno di buon livello in praticamente ogni situazione (anche alla sera, grazie a stabilizzazione ottica più elettronica: OIS+EIS si dice in gergo). Lo stesso vale per la fotocamera frontale: anche in questo caso un buon sensore, il Sony IMX616, che restituisce ottimi selfie. Fin qui la sostanza: poi c’è il corredo ormai irrinunciabile di sensori aggiuntivi, tre sul posteriore (ultra-grandangolo, macro e sensore di profondità) e un secondo anteriore (un ultra-grandangolo per selfie di gruppo), che non fanno gridare al miracolo. Anzi sono piuttosto trascurabili, e infatti decidiamo di trascurarli: da un certo punto di vista merita di essere riabilitato l’approccio di Apple e Google, meglio meno sensori ma buoni.
Si può fare di più?
Dicevamo in apertura, questo Nord è un oggetto strano: i passi avanti fatti da OnePlus in questi anni hanno fatto crescere le aspettative, ma misurarsi con un punto-prezzo che spazia tra 300 e 500 euro impone delle scelte di natura tecnica che non sono aggirabili. I fondamentali però ci sono tutti: connettività 5G, uno schermo AMOLED a 90Hz, buona fotocamera posteriore e buona fotocamera anteriore, un design non proprio originale ma una dotazione accessoria più che adeguata (ottimo il caricabatterie Warp da 30W, comoda e originale la cover per il dispositivo – c’è anche una pellicola pre-applicata sul display) con un’autonomia da primo della classe, e un colore allegro che strizza l’occhio a una fascia di utenti un po’ più giovane.
Difficile fare meglio restando sotto i 400 euro come nel caso della versione 8+128GB, proposta a 399 euro ma con un prezzo su strada (su Amazon si è già visto qualche sconticino in pre-ordine) che è anche qualche euro più intrigante: a questa cifra ci si porta a casa un hardware di tutto rispetto, in un terminale che non pesa troppo e ha tutte le carte in regola per soddisfare l’utente medio con un budget medio. Forse un po’ troppo costosa la variante 12+256GB a 499 euro: ma è più “future-proof” direbbero quelli bravi, è per chi punta a tenere questo smartphone almeno un paio d’anni e non vuole troppi grattacapi. Di sicuro con l’uscita di Nord perde interesse il OnePlus 8: se volete il flagship andate dritto sull’8 Pro, la versione base non offre vantaggi significativi rispetto a Nord.
Spendiamo un momento, in conclusione, a spiegare che cos’è davvero Nord nell’offerta OnePlus: non è il ritorno del flagship killer, quella è un’era ormai tramontata. Nord è il primo capitolo di un ampliamento della gamma OnePlus, è un tentativo di aumentare il numero di terminali a catalogo che soffre evidentemente di qualche difetto di gioventù: Nord cannibalizza il mercato di OnePlus 8, in attesa della versione 8T che arriverà tra qualche mese, ma dobbiamo ormai abituarci all’idea che avremo non due, non tre ma diversi OnePlus in commercio. Questo Nord è solo il primo di una lunga serie: OnePlus ha raggiunto ormai la maturità come marchio, e ora punta ad allargare il suo bacino di affezionati clienti anche in fasce di prezzo e anagrafiche diverse dal passato.