Il marchio alternativo di Xiaomi si riaffaccia in Europa. Dopo il clamore suscitato dal primo modello, ora prova a fare il bis
Quando venne lanciato fu salutato come un prodotto capace di riscrivere le gerarchie del settore: così non è stato, in reltà, ma nel frattempo sono cambiate molte altre cose e la casa madre Xiaomi è cresciuta per quote di mercato e popolarità. Il mondo in cui fa il suo debutto europeo oggi il Poco F2 Pro è un mondo diverso da quello del 2018: abbiamo visto solo poche ore fa il debutto di un prodotto concorrente che prova a riprendere la stessa formula “tanto a poco”, offrendo una scheda tecnica interessante a un prezzo contenuto. Però Poco è diversa, in un certo senso: è questa seconda incarnazione della sua filosofia deve assolutamente fare un salto in avanti per tenere testa a un’offerta che in generale in questi mesi si è fatta sempre più variegata e articolata.
Dove ci siamo già visti?
I più accorti tra gli appassionati noteranno una certa somiglianza tra il Poco F2 Pro e un altro smartphone che porta invece il marchio Xiaomi sulla scocca: stiamo parlando del Redmi K30 Pro, che pare pressoché identico almeno esteticamente a questo nuovo F2 Pro, pure nei colori, ma che evidentemente da noi non arriverà con questo nome. Somiglianze a parte, però, il Poco di oggi vale una seconda occhiata: monta uno Snapdragon 865 con modem X55 di Qualcomm, quindi supporta alla grande 5G e WiFi-6, abbinato a memoria storage su tecnologia UFS3.1.
![Poco F2 Pro: a volte ritornano POCO F2 Pro 10](https://cdn.startupitalia.eu/wp-content/uploads/sites/10/2020/05/POCO-F2-Pro_10.jpeg)
Una scheda tecnica di prim’ordine insomma, che si allarga anche a uno schermo AMOLED da 6,67 pollici con supporto a HDR10+ e un sensore fotografico principale montato sul posteriore che è basato sull’ottimo Sony IMX686 da 64 megapixel (benvenuti video 8K!). Poi c’è la ricarica rapida da 30W che sostiene la batteria da 4.700mAh, un sistema di raffreddamento che assomiglia a quello del Mi 10 (grafite e camera di vapore), c’è il jack audio (che rarità!) e un motore aptico su 3 assi (quello che produce gli effetti di vibrazione più articolati) e per l’impronta digitale c’è un lettore integrato nel display. Display che per altro regola automaticamente la luminosità grazie a tre sensori di luminosità distribuiti sul frontale e sul posteriore, per una regolazione precisa che pare una trovata interessante.
![Poco F2 Pro: a volte ritornano POCO F2 Pro 01](https://cdn.startupitalia.eu/wp-content/uploads/sites/10/2020/05/POCO-F2-Pro_01.jpeg)
A differenza del precedessore, questo F2 Pro si impegna anche sotto il profilo estetico: c’è vetro davanti e dietro, Gorilla Glass 5, e ben quattro diverse colorazioni che spaziano da neon blue a electric purple, e con una variante satinata della finitura per cyber grey e phantom white. Il blocco fotocamera è poi incastonata in un modulo circolare sul posteriore, e oltre al citato sensore 64 megapixel trovano spazio anche una fotocamera ultrawide (13 megapixel), una “tele-macro” da 5 megapixel (messa lì perché ormai va di moda, che sembra comunque un po’ diversa dalle altre macro in giro) e un sensore di profondità (2 megapixel). La camera frontale è a scomparsa, fa capolino in alto e monta un sensore da 20 megapixel.
Interessante il ritorno del launcher Poco: è basato sulla MIUI, che nel frattempo ha fatto molti passi avanti, ma riporta anche sull’F2 Pro lo stesso approccio originale che era una delle caratteristiche più intriganti dell’F1.
![Poco F2 Pro: a volte ritornano POCO F2 Pro 03](https://cdn.startupitalia.eu/wp-content/uploads/sites/10/2020/05/POCO-F2-Pro_03.jpeg)
Due versioni, tante ambizioni
Non c’è ancora una data di vendita ufficiale per l’Italia, ma sappiamo che il Poco F2 Pro arriverà da noi in due versioni: quella da 6+128GB (che monta RAM LPDDR4x) e quella 8+256GB (che invece ha la più moderna LPDDR5). I prezzi annunciati sembrano invitanti, soprattutto per la più carrozzata delle due varianti: si parte da 499 euro e si sale fino a 599, che non sono poi tanti considerata la dimensione dello schermo, della batteria, il processore montato e il supporto al 5G.
![Poco F2 Pro: a volte ritornano POCO F2 Pro 14](https://cdn.startupitalia.eu/wp-content/uploads/sites/10/2020/05/POCO-F2-Pro_14.jpeg)
Un po’ come è accaduto con il Mi 10, il prezzo di questo F2 fa un bel salto in alto rispetto all’F1. È un mondo diverso, come dicevamo, quello in cui scende in campo: c’è da superare le vendite del primo modello, che ha portato a casa circa 1,6 milioni di pezzi venduti (non tantissimi, ma neppure pochi), ma c’è anche da misurarsi con una concorrenza che si è fatta più agguerrita. Vedremo se davvero, come recita lo slogan sfruttato sul palco della presentazione, il “vero flagship killer è tornato”.