Dimenticate il rovinoso capitolo Nokia, dimenticate Windows Phone. Sul nuovo smartphone doppio-schermo di Redmond ci gira Android: e forse è l’inizio di un nuovo capitolo
Uno smartphone con due schermi non è una novità assoluta: ne abbiamo recensito uno appena due settimane fa, e il risultato era senz’altro interessante. Quello che però promette il nuovo Surface Duo di Microsoft è un passo di più in una direzione specifica: l’obiettivo è creare un dispositivo pensato e studiato nei minimi dettagli per soddisfare un certo tipo di utenti, ovvero coloro i quali hanno bisogno di svolgere il proprio lavoro anche a mezzo smartphone. Certo, può suonare strano lanciare un dispositivo con due schermi nell’era dei foldable: ma il varo del progetto Duo è iniziato molto tempo fa, forse proprio quando il tentativo di Microsoft diventare la terza forza del mobile con l’acquisizione disastrosa di Nokia era fallito. E, a giudicare da quanto visto fin qui, forse questa volta non sarà un buco nell’acqua come allora.
Cosa è il Surface Duo
Il nuovo smartphone Microsoft è un dispositivo dalle forme particolari: le sue due metà sono sottili, appena 4,8mm ciascuna, e incorporano ciascuna un pannello OLED da 5,6 pollici (1.800×1.350) che combinati assieme formano una diagonale da 8,1 pollici in formato 3:2 (2.700×1.800). Gli schermi sono compatibili con gli stilo come quelli che già vengono utilizzati sugli schermi touch dei laptop Surface. Curioso che i pannelli abbiano due belle cornici nere superiori e inferiori: si tratta di scelte tecniche inevitabili per trovare spazio a fotocamera (unica) e batteria senza dover fare compromessi per lo spessore e il peso. C’è una sola fotocamera a bordo, dicevamo, sopra il pannello di destra e da “solo” 11 megapixel: non è, per ammissione della stessa Microsoft, uno dei punti forti dello smartphone.
Altro aspetto molto significativo del design del Surface Duo è la cerniera che tiene assieme i due pannelli: al contrario dei foldable non c’è uno schermo unico (quando aprite il Duo c’è comunque una separazione visibile tra le due metà), ma i due pannelli sono perfettamente interconnessi tra loro e gestiti in modo unico dal processore Snapdragon 855 che equipaggia il dispositivo (con 6GB di RAM). Sulla cerniera Microsoft ci ha lavorato un bel po’, forte anche del lavoro svolto sui laptop della linea Surface: chi ha avuto la fortuna di metterci le mani, per ora soltanto su prototipi non funzionanti, testimonia che l’esperienza d’uso è in effetti eccellente.
Infine, va sottolineato che Surface Duo è uno smartphone Android: ormai Microsoft ha accolto totalmente la piattaforma Google tra quelle su cui sviluppa software, su Android sono disponibili Office, Outlook, Edge e a Redmond hanno sviluppato persino un launcher (l’interfaccia personalizzata per Android) che ovviamente equipaggerà anche il Duo. Ci sono app ottimizzate per il launcher, oltre a Office c’è già ad esempio l’app di Amazon Kindle e altre ancora seguiranno, senza dimenticare che tra i software acquisiti da Microsoft c’è anche la tastiera software Swiftkey che è tra le migliori disponibili per mobile.
Perché Surface Duo
C’è un motivo per cui Microsoft ha scelto di unire due schermi con una cerniera invece di optare per un pannello OLED flessibile: la tecnologia dei foldable è ancora agli albori, per ora non consente di montare uno schermo protetto da un vetro minerale come il Gorilla Glass scelto per il Surface Duo. Questo significa più robustezza, soprattutto ai graffi, e maggiore affidabilità nel tempo: significa anche poter costruire dispositivi più leggeri e compatti. Non senza altri compromessi: per via del fatto che il Duo è in lavorazione da molto tempo, probabilmente, non dispone di 5G (e nemmeno, ma questo è meno comprensibile, di NFC), così come le cornici nere sono probabilmente destinate a sparire nella seconda versione che vedrà la luce molto probabilmente il prossimo anno.
Altro aspetto molto significativo è il tipo di pubblico a cui Microsoft è intenzionata a rivolgersi: non c’è uno schermo 16:9 o 21:9 sul Duo, non è il dispositivo ideale per l’intrattenimento, si opta invece per un rapporto di forma di 3:2 analogo a quello dei laptop di casa. Si punta quindi a un utilizzo professionale: una forma meno allungata dello schermo significa offrire più spazio ai documenti Word e ai fogli Excel per essere modificati, o mostrare i siti nel browser senza manipolarne troppo il layout. Microsoft ha anche lavorato per migliorare la circolazione dei contenuti da uno schermo all’altro, ha personalizzato l’interfaccia per rendere funzionale il Surface Duo al pubblico a cui vuole rivolgersi.
Ultimo fattore da considerare: il prezzo. Il Surface Duo non costerà poco, 1.400 dollari circa sul solo mercato USA: proprio come al principio con i Surface, Microsoft sceglie di partire dal mercato domestico, testare come va il prodotto e magari trovare il modo di affinarlo al meglio. Più di qualcuno storcerà il naso però per il cartellino: considerato che monta un processore del 2019 e che non ha un vero schermo pieghevole, perché spendere tanto? La risposta non è semplice, e probabilmente questo Surface Duo non riscuoterà un successo colossale: ma Microsoft ha dato prova di perseveranza, probabilmente farà lo stesso anche in questo caso. I marchi Surface e Xbox stanno lì a dimostrare che, quando ci si mette, fa ottime cose per l’hardware.