TAG diventa partner del programma Google for Entrepreneurs. Vaccarono (Google): “Un investimento di cultura per abilitare un intero ecosistema”
Talent Garden entra nel network di Google for Entepreneurs: una buona notizia per le startup di tutta Italia, visto che la rete TAG si estende a tutto lo Stivale e i benefici di questa iniziativa saranno per tutti. Si comincia però da Milano, il luogo dove si concentra il 23 per cento del totale delle startup del Belpaese: ed è proprio al TAG Calabiana, una delle più ampie strutture messe in piedi da Davide Dattoli, che viene varata questa collaborazione che vede anche il plauso e il sostegno del Governo.
Il plauso della politica
A rappresentare l’Esecutivo c’era il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi: “Talent Garden oggi è un punto di riferimento per una comunità che è un dato di fatto nel tessuto produttivo italiano: si scrive Talent Garden, ma si legge opportunità per tutto il Paese” ha detto Boschi, sottolineando la vocazione internazionale della realtà TAG che si è formata ed è cresciuta con in mente uno sforzo capace di andare oltre confine.
Occorre essere in grado di cambiare competenze mano a mano che il nostro lavoro si evolve, essere duttili, capaci di lavorare in squadra e affrontare problemi di diversa natura in diversi settori.
Maria Elena Boschi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
“Siamo in piena quarta rivoluzione industriale – ha aggiunto il Sottosegretario – La politica ha acquisito piena consapevolezza che siamo in questo processo irreversibile, del quale occorre cogliere le opportunità: il futuro è già arrivato, occorre essere all’altezza della sfida anche con le istituzioni e il mondo politico”. Per Boschi ci sono esempi concreti dell’impegno del Governo, quello Renzi prima e di quello Gentiloni oggi, rispetto a quanto fare per sostenere questa rivoluzione 4.0: a partire dagli sgravi fiscali e dalle altre misure inserite nella legge di stabilità e ri-finanziate anche per il 2018, passando però anche (e forse soprattutto) attraverso una riforma della scuola.
“Anche il mondo dell’istruzione deve adeguarsi a questi cambiamenti – ha proseguito il Sottosegretario – Occorre essere in grado di cambiare competenze mano a mano che il nostro lavoro si evolve, essere duttili, capaci di lavorare in squadra e affrontare problemi di diversa natura in diversi settori. Questa è la sfida che sta affrontando la scuola: digitalizzare le scuole, ma anche cambiare metodo di insegnamento e l’approccio in tutti i livelli di istruzione”.
Ha speso parole di soddisfazione per questa novità anche Roberta Cocco, assessore del Comune di Milano, che vede in questo annuncio “un’opportunità per l’ecosistema produttivo milanese”: l’amministrazione del sindaco Sala si sta impegnando per sostenere queste iniziative che cambieranno il tessuto produttivo del capoluogo lombardo, partendo dalla promozione dello studio delle STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) nelle scuole e soprattutto tra la popolazione femminile.
Che cos’è Google for Entepreneurs
Il programma di cui entra a far parte oggi Talent Garden, in qualità di partner, è stato lanciato da alcuni anni da Google e si estende oggi a 50 organizzazioni presenti in oltre 135 paesi. Quello che Google mette a disposizione sono sessioni di mentorship, per la preparazione dei pitch da mostrare agli investitori nel corso delle giornate di demo organizzate dalla stessa Big G, assieme a molte altre iniziative volte proprio alla crescita e all’internazionalizzazione delle startup. Quello che Google punta a fare è creare un network di cui facciano parte imprenditori, innovatori, investitori e mentor: mettere assieme tutto questo e lasciare che un terreno fertile generi i propri frutti.
Qui a Talent Garden sanno cosa significhi affrontare un percorso di crescita per una startup.
David Grunwald, responsabile EMEA Google for Entepreneurs
David Grunwald, responsabile del programma Google for Entepreneurs nella regione EMEA, parla in modo specifico di crescita e formazione: “Quello che cerchiamo nei partner di questo programma è un cultural fit – ci ha detto a margine della conferenza di presentazione dell’iniziativa – qui a Talent Garden sanno cosa significhi affrontare un percorso di crescita per una startup”. “Vogliamo essere una piattaforma culturale in tutti i paesi in cui siamo presenti – gli fa eco Davide Dattoli, CEO e fondatore di Talent Garden – Una piattaforma di educazione e di connessione: una piattaforma che aiuti le persone ad essere connesse”.
I frutti di questo programma, che prevede anche un investimento da parte di Google (ma la mole di questo impegno non è stata specificata), sono già visibili. MDOTM, una delle startup che è basata proprio a TAG Calabiana, è stata selezionata per partecipare alla prossima edizione di Blackbox Connect che si svolgerà tra due settimane in Silicon Valley. Un evento che si svolge almeno un paio di volte l’anno, che per due settimane riunisce nei dintorni di San Francisco startupper e mentor per sedersi attorno a un tavolo e discutere di idee e buone pratiche da applicare una volta tornati a casa.
Vogliamo essere una piattaforma culturale in tutti i paesi in cui siamo presenti. Una piattaforma di educazione e di connessione: una piattaforma che aiuti le persone ad essere connesse.
Davide Dattoli, CEO Talent Garden
A livello locale, Google ha messo in piedi un programma denominato Passport: un network che riunisce gli imprenditori che fanno parte del programma e che costituisce un circolo dal quale attingere esperienza e informazioni per sostenersi a vicenda. Infine, Big G organizza periodicamente altri eventi che prevedono la partecipazione di veri e propri guru della tecnologia: messi a disposizione delle startup locali, per dare vita a giornate di dibattito su argomenti specifici relativi all’imprenditoria.
Scrivo di tecnologia e innovazione da oltre 15 anni. Mi sono occupato di hardware ai tempi dell'overclock e del raffreddamento a liquido, di software quando ancora c'era in giro Windows XP, e di tutto quanto ha a che fare con la sicurezza informatica e i diritti digitali. Forse vi ricorderete di me anche per quando scrivevo, praticamente 24 ore su 24, di smartphone.
Su StartupItalia vi racconto di come le grandi aziende si relazionano con le startup (quelli bravi la chiamano open innovation), di novità nel mondo della tecnologia e di come quest'ultima influenzi le nostre vite.
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