Il software – che prende il nome dalla mascotte dei Mondiali in Sudafrica – è stato sviluppato per fornire dati sulla produzione alle PMI
«Il mio desiderio era di tornare in Italia per dare un contributo, aiutando le piccole e medie aziende manifatturiere a restare competitive sul mercato». I progetti di Andrea Massenz, Ceo e fondatore di TechMass, maturano proprio dalla conoscenza del settore sviluppata negli anni da questo ingegnere elettronico padovano che, dopo la laurea, ha lavorato prima in California e poi in Germania per grosse realtà che riuscivano a posizionarsi sul mercato grazie a tecnologie e macchinari. Tornato in Italia, anche sulla scia del Piano Calenda sull’industria 4.0, nel 2017 Massenz decide di dare vita alla sua startup per realizzare un software as a service che si differenziasse dai tradizionali Manufacturing Execution System (MES) in grado di supervisionare lo stato della produzione e dei macchinari. «Non siamo i soli che lo fanno: ma i nostri competitor offrono prodotti a prezzi troppo alti per imprese piccole. Noi offriamo un servizio a noleggio e a costi iniziali davvero competitivi». Specifiche che potranno migliorare dopo il primo round concluso a fine gennaio grazie ai finanziamenti della piattaforma B2B Gellify e dell’azienda padovana auxiell.
Cose fa TechMass
Si chiama Paul – proprio come il celebre polpo che azzeccava i risultati delle partite ai Mondiali in Sudafrica del 2010 – il prodotto che la startup TechMass ha realizzato e che finora viene utilizzato da 15 aziende tra Germania e Italia. Come ha spiegato a StartupItalia il Ceo, sono tre le caratteristiche di questo sotware: «Proponiamo un prodotto plug & play che non necessita di interconnessione con le macchine, ma che si installa in pochissimo tempo. Agli operatori che lavorano quotidianamente negli stabilimenti mettiamo poi a disposizione un’app chiara a sostegno del monitoraggio. Infine noi non vendiamo, ma diamo il nostro servizio a noleggio come un software as a service».
Ma quali sono le dimensione delle aziende con cui lavora TechMass? «All’inizio pensavo che mi sarei rivolto soltanto alle piccole imprese, ma notiamo che il prodotto interessa anche a realtà più grandi». A differenza di altri MES che richiedono anche 100mila euro per il primo anno, Paul richiede meno di 20mila euro e ha le stesse prestazioni». Grazie al primo aumento di capitale, questa startup potrà ora allargare il suo team che conta finora, oltre al CEO, soltanto una persona full time. «Grazie a questo round partirà anche lo studio di nuove soluzioni verticali della piattaforma Paul in ottica lean».
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Il ritorno in Italia
Con un curriculum impreziosito dalle esperienze estere Andrea Massenz ha optato per il rientro in Italia. «Quando ho preso questa decisione c’era il Piano Calenda sull’industria 4.0: ricordo che il clima di fiducia e i fondi a disposizione mi avevano motivato molto. E poi vivendo all’estero mi sono reso conto che non è la tassazione a essere per forza più alta in Italia rispetto ad altri paesi. Con la Germania non c’è tutta questa differenza: il punto sta nella qualità dei servizi». Al momento c’è l’impegno del Governo per le startup, confermato dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio a StartupItalia! Open Summit 2018. «Vediamo che c’è interesse verso questo mondo di imprese e aspettiamo fiduciosi che dalle parole si passi ai fatti».