Grazie alla computer grafica e al lavoro di un appassionato, l’antica Mediolanum rivive in tutta la sua straordinaria bellezza
Un viaggio nella Milano che non c’è più e della quale rimangono ben poche testimonianze. Senza la computer grafica sarebbe impossibile, per questo è particolarmente interessante il tour virtuale realizzato dal digital artist meneghino Roberto Arsuffi, grande appassionato di architettura e arte.
Chi è l’appassionato che ha ricreato la Milano d’epoca romana
Arsuffi ha fondato nel 2008 Urbanfile.org (da cui queste foto provengono), una “sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web” e lavora come digital artist presso CowBoys. Nei ritagli di tempo ha deciso di costruire una copia 3D quanto più fedele all’originale della Milano, anzi, della Mediolanum antica. Di 1700 anni fa.
Mettendo assieme le immagini realizzate da Arsuffi, viene fuori un vero e proprio tour virtuale della parte settentrionale del borgo romano, oggi quasi interamente scomparso a eccezione di alcune testimonianze presenti nelle fermate della rete metropolitana. “Per chi giungeva a Milano nel 300 dopo Cristo – si legge su Urbanfile – da Comum (Como) si trovava davanti a un’enorme porta, formata con ogni probabilità da due alti portali e da due possenti torri poligonali ai lati: si trattava di Porta Comacina”.
“Era una delle nove aperture stradali ricavate nella cinta muraria romana della città di Mediolanum” – spiega Arsuffi, calandosi nei panni del cicerone. “Venne fatta presumibilmente erigere, insieme alle mura, da Cesare dopo l’assunzione di Mediolanum al rango di municipium nell’anno 49 a.C., oppure in seguito da Ottaviano, nel 27 a.C.”
Per chi conosce la Milano moderna, possono essere utili alcuni dettagli in più per capire la zona: “In epoca alto medievale venne chiamata anche Porta del Cordusio, per via del vicino palazzo del Duca longobardo che sorgeva nell’odierna piazza Cordusio”. Come si vede, era una Milano notevolmente più piccola di quella attuale, ma alcune zone sono già riconoscibili, per esempio quella di Porta Ticinese e – ovviamente – Porta Romana, con le mura disegnate in qualche modo dai numerosi corsi d’acqua che attraversavano la città, oggi tutti interrati a eccezione dei Navigli.
“Nel 538-539 – illustra Arsuffi – la porta venne assediata dagli ostrogoti e venne definitivamente distrutta, assieme alle mura dall’assedio di Milano del 1162 ad opera di Federico Barbarossa. Dopo quella data la nuova porta venne eretta più a nord, dove oggi si trova l’incrocio di via Mercato con via Pontaccio. Di quella romana si perderà ogni traccia”. Il resto dell’appassionante viaggio nella Mediolanum d’epoca romana può essere fatto su Urbanfile.
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