Fallimento della missione dell’ESA e dell’Agenzia Spaziale Italiana. Dispersi anche due satelliti
«Questa notte durante la missione Vega VV17 che trasportava i satelliti SEOSAT-Ingenio e Taranis a circa 8 minuti dal decollo, si è verificata un’anomalia che ha provocato una deviazione della traiettoria del lanciatore con la conseguente conclusione prematura della missione». Il già stringato comunicato stampa pubblicato dall’azienda italiana Avio, che aveva realizzato il razzo Vega, si potrebbe riassumere in “fallimento totale”. Gli esperti non sanno ancora dove si trovi il razzo che, dopo essere partito dal centro spaziale di Kourou nella Guiana Francese, ha smarrito la traiettoria una manciata di minuti dopo il decollo, quando tutto sembrava andare secondo la normale procedura di separazione dei vari stadi che compongono la struttura.
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Vega: gioielli a bordo
La missione fallita era stata portata avanti dall’ESA (European Space Agency) e dall’Agenzia Spaziale Italiana. L’azienda laziale Avio si era occupata della realizzazione del razzo, alto 30 metri, che avrebbe dovuto portare in orbita due satelliti: il Seosat-Ingenio del Centro spagnolo per lo sviluppo industriale Cdti e il Taranis dell’agenzia spaziale francese Cnes. Avio ha spiegato che «sono in corso analisi dei dati per chiarire le ragioni di quanto accaduto». Il primo satellite, stando a quanto si legge sulla stampa, avrebbe consentito lo studio e la mappatura ad alta risoluzione per il controllo del territorio e la prevenzione contro incendi e siccità.
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La notizia del fallimento della missione Esa arriva a poche ore da un’altra notizia, questa volta positiva. La NASA ha infatti terminato con successo il secondo lancio della Crew Dragon di SpaceX – con quattro astronauti a bordo – raggiungendo la Stazione Spaziale Internazionale. Mentre scriviamo Avio ha ceduto il 16% in Borsa.