Prezzo aggressivo per il nuovo fascia media cinese. Che punta a scalare le classifiche di vendita, andando oltre il suo quarto posto attuale
Null’altro da svelare se non il prezzo ufficiale di vendita: di questo Redmi Note 7 conoscevamo praticamente già tutto, essendo disponibile da gennaio (in Cina). Eppure ecco che Xiaomi, diventato quarto brand in Italia per smartphone venduti, convoca la stampa per un lancio in grande stile del nuovo modello dell’apprezzata serie: ufficialmente presentato in Italia nella cornice della Casa Nervesa di Milano, ieri pomeriggio.
Se la serie di per sé non può essere ricordata per il suo essere al top, Xiaomi intende fortemente invertire questa tendenza e permettere un facile accesso a valide e performanti tecnologie pur mantenendo una fascia di prezzo che può davvero accontentare ogni tasca. A voler partire dal basso e scrivere l’articolo simulandone già una conclusione, potremmo dirvi che Redmi Note 7 arriverà in due versioni sugli scaffali degli store virtuali e fisici: la prima approderà su Amazon a partire da oggi, 3GB di RAM e 32GB di spazio a disposizione (fatta salva la porzione che serve a tenere in piedi il sistema e le sue applicazioni), a un prezzo di 179,90 euro. Per la seconda bisognerà invece attendere il 15 marzo: però avrà un giga di RAM in più (per un totale di 4) e il doppio dello spazio (64 GB) da poter sfruttare per fotografie, video e qualsiasi altro nostro dato o applicazione, a un costo di 199,90 euro.
Dentro il Redmi Note 7
In una cornice esterna più sottile del 10% rispetto al passato (si parla di 1,95mm di distanza tra il monitor e la scocca laterale) con un telaio curvo lucido e una attenta levigatura dei bordi del vetro, gli abbondanti 6,3 pollici portano con sé un pannello FHD+ con risoluzione 2340×1080 in rapporto di forma 19,5:9, Corning Gorilla Glass 5 (proposto anche a protezione della parte posteriore) con angoli rinforzati, così da proteggere il terminale da cadute accidentali, distribuendo meglio l’impatto sulla componentistica interna e – almeno sulla carta – subendo meno danni. Buona la luminosità, dichiarata fino al 25% migliore rispetto al passato di gamma, anche se abbiamo avuto occasione di vederlo all’opera con riflettori che non ci hanno permesso di comprenderne al meglio le reali potenzialità.
Nel Redmi Note 7 battono gli 8 core dello Snapdragon 660 (Kyro 260 con frequenza di calcolo da 2.2GHz) in coppia con il processore grafico Adreno 512: un duo certamente già visto e collaudato anche dai diretti competitor di fascia (come Samsung o Huawei), ma che secondo Xiaomi può offrire molto di più sulla loro “neonata” creatura, soprattutto per ciò che riguarda il comparto fotografico. A tal proposito possiamo dire che per sfruttare i 48 megapixel, sbandierati un po’ ovunque durante la conferenza stampa, basta passare per il sensore Samsung GM1 f/1.8 con tecnologia Super Pixel che trova spazio nel corpo fotocamere posteriore in coppia con un secondo sensore da 5 megapixel, Samsung anch’esso (f/2.2). Entrambi con stabilizzazione solo software. Il flash è doppio e di tipo LED.
La tecnologia Super Pixel permette di sfruttare maggiormente la luce che ci circonda e ottenere degli scatti più nitidi anche sulle lunghe distanze, con meno rumore e maggiore saturazione dei colori, catturando così la realtà che si pone davanti agli occhi di chi scatta e all’obbiettivo dello smartphone che cattura il momento. Inutile dire che nel calderone ci finiscono inevitabilmente anche HDR e l’assistenza dell’intelligenza artificiale che permette una migliore autocalibrazione. Conclude il pacchetto la fotocamera anteriore dedicata ai maniaci del selfie, portando con sé 13 megapixel f/2.0 e HDR, con ogni effetto bellezza possibile e immaginabile: eredità di una MIUI che caratterizza la gamma intera dei nuovi prodotti Xiaomi. E la MIUI che gestisce tutto è la versione 10.2 Global basata su Android Pie, perfettamente in linea con l’Europa e chiaramente anche l’Italia.
Per un comparto fotografico così importante – ricordando che non si tratta di un prodotto top di gamma – c’è bisogno di non tradire la fiducia dei fan della società cinese, ed è per questo motivo che su Redmi Note 7 trovano spazio il jack delle cuffie (che per esempio su Mi 9 ci ha salutato), la porta di comunicazione a infrarossi per poter utilizzare lo smartphone come fosse un telecomando, la porta USB di tipo C per ricarica e passaggio dati, il lettore di impronte fisico (che trova spazio al solito posto, in alto e nel centro della scocca posteriore), il Bluetooth 5.0 e una capiente batteria da 4.000mAh. È grazie a quest’ultima se Redmi Note 7 può in qualche maniera garantire molte ore di riproduzione video o lettura, gioco, tante chiamate vocali e un tempo non meglio definito di standby (si parla addirittura di 251 ore). C’è la ricarica rapida e si basa su Quick Charge 4.
Com’è il Redmi Note 7
In mano, Redmi Note 7 non è troppo compatto ma è solido e maneggevole: lo si può usare con una sola mano per molte cose (ma non per tutto, per ovvi motivi fisici), non ti dà quella sensazione che stia scivolando tra le mani. Il lettore di impronte è facilmente raggiungibile ed è molto più rapido del relativamente giovane lettore posto sotto il vetro (ovviamente messo a confronto con quello dello stesso marchio). La fluidità è buona, anche se abbiamo avuto modo di metterlo un po’ sotto torchio utilizzando applicazioni notoriamente pesanti per qualsiasi smartphone. Fuori dalla scatola Redmi Note 7 si presenta con patch aggiornate a gennaio di quest’anno, ma siamo certi che un rapido aggiornamento OTA può allinearlo agli ultimi bugfix disponibili.
Belle le colorazioni proposte, oltre alla Space Black si affiancano la Nebula Red e la Neptune Blue: quest’ultimo nome in particolare è stato scelto dalla community dei fan e l’effetto sotto la luce è sicuramente molto gradevole, un peccato pensare di spegnerlo utilizzando una custodia che ne nasconda questa proprietà. Dei prezzi e disponibilità ne abbiamo parlato a inizio articolo, riepilogando possiamo dirvi che Redmi Note 7 è ufficialmente disponibile da oggi su Amazon in versione 3/32GB a 180 euro, tra due giorni sarà invece disponibile nei Mi Store ufficiali (fisici e virtuali) oltre che in alcune grandi catene di distribuzione elettronica nella versione 4/64 a 200 euro.