Il settore automotive non produce soltanto veicoli. Ma anche servizi di intrattenimento
«Gli incidenti dovuti alla distrazione sono una preoccupazione, in particolare nei veicoli dotati di una serie di tecnologie come gli schermi di intrattenimento. Stiamo discutendo la questione col produttore». Chi parla è la U.S. National Highway Traffic Safety Administration, agenzia federale statunitense che si occupa della sicurezza sulle strade, e che ha rivolto a Tesla, una delle società automotive più importanti e innovative al mondo, una critica in merito alla possibilità di avere videogiochi disponibili nell’abitacolo. Tra le tante tecnologie in dotazione alle auto elettriche di ElonMusk, c’è infatti anche quella di potersi divertire con alcuni titoli. «Giocare mentre l’auto è in movimento è una funzione riservata soltanto ai passeggeri», è stato il commento sintetico dell’azienda. Ma questo non significa che il rischio distrazioni sia stato azzerato.
L’evoluzione di Tesla, la società automotive più capitalizzata al mondo (nel 2011 una sua azione valeva meno di 5 dollari, mentre oggi ne vale più di 1000), dimostra quanto le case automobilistiche non siano più soltanto società che producono veicoli. Il capitolo dei servizi, tra i quali anche i videogiochi, si sta facendo strada. Della faccenda si è occupato anche il New York Times, dove leggiamo che la possibilità di videogiocare a bordo delle elettriche non è recente: sono anni che guidatore e passeggeri si divertono con i titoli stando seduti in macchina. Ma fino a pochi mesi fa questo avveniva soltanto ad auto ferma. In sostanza: prima il parcheggio, poi i videogiochi.
Dalla scorsa estate, infatti, la funzione è stata potenziata: si possono attivare i titoli anche quando l’auto è in movimento, ma a divertirsi sono soltanto i passeggeri. Inutile dire che il rischio di distrarsi per chi è al volante è concreto con uno schermo così importante. Non si tratta di condannare in blocco le innovazioni in corso dentro l’abitacolo, ma di richiedere ai viaggiatori un livello di prudenza adeguato. Ancora oggi, infatti, sono numerosi gli incidenti provocati dall’utilizzo improprio dello smartphone. Se in futuro la tecnologia della guidaautonoma, inserita in contesti di smartcity, dovesse essere sufficientemente sicura, allora sì che videogiocare in auto non sarebbe più un rischio.
Giornalista professionista, 33 anni. Mi occupo di tecnologia e innovazione su StartupItalia con interviste e approfondimenti. Collaboro con Blum e Rivista BC. Modero e conduco eventi sul mondo tech
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