In un periodo non facile per Tesla, che negli ultimi sei mesi ha perso oltre il 30% in Borsa, la società di Elon Musk ha deciso di tagliare il prezzo del proprio abbonamento mensile al software di guida autonoma FSD, acronimo di Full Self Driving. La tariffa è passata da 199 dollari a 99 dollari mese. Come si legge su The Verge si tratta di una tecnologia che, rispetto all’Autopilot, consente una maggiore autonomia del veicolo nel traffico.
Tesla e i problemi con la guida autonoma (e non solo)
Su StartupItalia di recente ci siamo occupati dell’Autopilot per documentare la decisione da parte di Tesla di risarcire (evitando così il processo) la famiglia di un uomo rimasto vittima nel 2018 di un incidente stradale mentre era a bordo di un’elettrica su cui era impostato proprio l’Autopilot. Al momento la società di Musk offre quest’ultimo software a chiunque acquisti le sue nuove vetture, mentre richiede l’abbonamento per l’FSD.
Uno dei problemi della guida autonoma è che la tecnologia, per quanto efficace in certe situazioni, sembrerebbe trasmettere un falso senso di sicurezza, esponendo le persone a bordo al rischio incidenti. Diversi clienti dell’azienda di Musk hanno evidenziato i problemi del software, su cui sono stati fatti continui aggiornamenti.
Per la prima volta dal 2020 le consegne trimestrali delle elettriche prodotte dalla casa automobilistica americana sono diminuite: 386mila nel Q1/2024, ovvero -8,5% anno su anno. Il taglio sull’abbonamento dell’FSD potrebbe derivare proprio da questa situazione complessa per la società automotive più capitalizzata al mondo.
Il caso Cruise
La guida autonoma in generale non sta attraversando un periodo facile. Negli USA il 2023 è stato segnato dal ritiro della licenza di circolazione per tutti i robotaxi di Cruise a San Francisco, a seguito di un incidente (per fortuna non mortale). Un tempo tra le scaleup più all’avanguardia, l’azienda di proprietà di General Motors sta lentamente ripartendo con test in Arizona.